Riprendere Aramu risolverebbe parecchi problemi al Torino
Pazza idea riprendere Aramu? Anche no, semmai potrebbe essere una mossa che risolverebbe parecchi problemi in attacco al Torino. Il Venezia è aritmeticamente retrocesso, ma Mattia Aramu ha disputato una stagione positiva come dimostrano i dati a due giornate dalla fine. 31 presenze, 2149 minuti giocati, 7 gol, 4 assist, 34 occasioni da gol e 59 tiri.
Il Torino per puntare a un posto in Europa ha bisogno di giocatori giusti per il gioco di Juric che gli permettano di segnare di più. Pjaca non si è rivelato all’altezza, Brekalo nella seconda parte del campionato è stato decisamente meno brillante che nella prima e per trattenerlo va riscattato versando nelle casse del Wolfsburg circa 11 milioni di euro, Seck è ancora un po’ acerbo. Praet, che Juric considera indispensabile, va riscattato dal Leichester alla cifra di 15 mln o comunque si deve rinegoziane un altro anno di prestito. Ammesso che Praet resti al Torino perché non affiancargli Aramu? Mattia è un trequartista che può agire anche da seconda punta o da esterno a destra. Certo anche Praet, come ha detto mister Juric, preferisce stare un po’ più isolato sulla fascia sulla parte destra del campo, ma magari Juric riesce a farli convivere.
Aramu ha 26 anni e con il Venezia ha un contratto fino al 30 giugno 2023 con opzione per un altro anno, ma con i lagunari in B una trattativa è più che possibile tenuto conto che la valutazione del suo cartellino è secondo transfermarkt.it, di 4 milioni di euro cifra abbordabile per il club granata. Mattia è cresciuto nelle giovanili del Toro e se anche il 31 agosto 2018 fu ceduto al Siena dopo anni che era stato mandato in prestito in vari altri club (Trapani, Livorno, Pro Vercelli e Virtus Entella) è tifoso del Toro e un ritorno a casa di certo lo prenderebbe in considerazione.