Rachid Arma: "Racconterò la mia vita in un libro. In futuro vorrei allenare i bambini"

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Illustrato in foto all'epoca della sua militanza tra le file del Toro, risalente all'ormai lontano 2009/10, Rachid Arma, trentasei anni compiuti lo scorso 16 gennaio, ha vissuto un'esperienza che va ben oltre la classica gavetta calcistica. Arrivato in Italia all'età di dieci anni, l'attaccante marocchino, fino all'età di 23 anni, epoca del suo approdo tra le file della SPAL, aveva alternato, in quel di San Bonifacio, nel veronese, l'impiego da operaio all'impegno calcistico. Rientrato nove mesi e mezzo fa nella sua "seconda patria", per giocare con la casacca della Virtus Verona, la punta, intervistata da L'Arena, ha affermato: 

"Ho costruito la mia carriera con mentalità e cultura del lavoro. Il professionismo è serietà, mi sento calciatore per come ho imparato a lavorare su me stesso, e sulla mia vita voglio scrivere un libro. Un giorno racconterò chi sono, cosa porto dentro: l'immigrazione con mia sorella e mia madre, la scuola senza sapere la lingua, gli anni in fabbrica a San Bonifacio.

Il futuro? Giocherò per ripetermi e superarmi. Fresco è lo zio di tutti, una persona unica nel suo genere e sono felice di proseguire insieme. Più avanti mi stuzzica l'idea di allenare i bambini".

Lungo la sua carriera, Arma ha vestito anche le maglie, oltre che della Sambonifacese, di Cittadella, Vicenza, Carpi, Pisa, Reggiana, Pordenone, Triestina, e Vicenza.