Pulici ricorda: "Udine e Torino, due realtà diverse"

Il re dei bomber granata con un brevissimo trascorso anche all'Udinese, Paolo Pulici, ai microfoni di Tuttosport, ha parlato della sua carriera e non solo. Ecco un estratto dell'intervista:
A Udine era come a Torino?
"Avevo trovato ambienti per certi versi simili: in Friuli la gente ti dà confidenza solo quando ti conosce bene, non prima. Esattamente come a Torino, dove però il calcio era vissuto con maggiore intensità. La gente, finite le partite o gli allenamenti, ti invitava a pranzo o a cena, c’era un coinvolgimento maggiore".
Succede ovunque, anche al Toro, che gli spettatori siano sempre di meno: perché?
"Perché la gente si deve divertire, altrimenti non va allo stadio".
Cosa bisogna fare dunque per riempire gli stadi?
"Dare spettacolo, far divertire. Se tiri due volte in porta è difficile che la gente possa entusiasmarsi. Devi tirare almeno 20 volte: se il tifoso vede un calcio spettacolare, allora allo stadio ci va. Altrimenti è normale rimanere di fronte alla tv. Il calcio è sempre il solito, nessuno può inventare più niente".
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