Prandelli e il codice etico, per Balotelli non vale

04.10.2013 15:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Prandelli e il codice etico, per Balotelli non vale
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La decisione di Cesare Prandelli di convocare ugualmente Mario Balotelli, nonostante le tre giornate di squalifica, non è piaciuto a molti, tra i quali anche Piero Chiambretti che su Twitter ha criticato il ct dell'Italia. L'ex allenatore della Fiorentina ha detto che per l'attaccante del Milan non era più valido il suo codice etico in quanto, nel momento delle convocazioni della prossima settimana, lo stop deciso dal giudice sportivo era finito. In base alle regole interne decise da Prandelli chi si fa espellere per proteste non viene convocato nella partita successiva dell'Italia e in precedenza era successo ad Osvaldo. Per Balotelli si è chiuso un occhio. La spiegazione più semplice è che in questo momento il ct azzurro non è convinto delle alternative, pensando magari che, se le cose non dovessere andare nel verso giusto, un rigore concesso nel finale possa risollevare le sorti dell'Italia. Però effettivamente sono stati usati due pesi e due misure nel valutare questo codice che forse farebbe bene ad abolire visto che, alla fine, ad essere il meno etico di tutti è proprio lui, Cesare Prandelli, che non usa lo stesso metro di giudizio per tutti, creando figli e figliastri. Magari avendo un occhio di riguardo per i giocatori delle big del nord.