Platini: "Dal 2012 fair play finanziario"
Questa storia del Real Madrid nuovamente galactico e soprattutto spendaccione non va proprio giù a Michel Platini, presidente dell’Uefa che in un intervista al settmanale L’Espresso ha ribadito le sue convinzioni: «Non sono allarmato per un club in particolare. Le spese faraoniche tirano il mercato verso l’alto e alimentano una spinta inflazionistica che si ripercuote negativamente su tutti i club d’Europa». E’ una questione delicata.
Spiega: «A preoccuparmi è un trend di comportamenti generalizzati che dilagano in diversi paesi. Molti club sono ancora gestiti in modo artigianale e basano la loro sopravvivenza solo sulle risorse dei loro presidenti. Salari e prezzi dei trasferimenti hanno raggiunto livelli insostenibili. Circa la metà delle società europee opera in perdita. Molti imprenditori preferiscono non entrare nel calcio, un’industria che produce passivi non attira nuovi capitali».
Come dargli torto? Servono regole: «Ognuno dovrà farcela con le proprie gambe, senza aiuti esterni... Urge puntare a un fair play finanziario con abbassamento dei costi (salari e trasferimenti) e aumento dei ricavi (merchandising, marketing e gestione impianti di proprietà)». E il fair play finanziario potrebbe diventare legge nel 2012. Dice Platini: «Rappresenterà una grande opportunità per chi vorrà investire nelle infrastrutture e nei vivai».