Pilllon "Salvezza?Se la giocano le ultime quattro"

14.05.2009 10:28 di  Raffaella Bon   vedi letture
Pilllon "Salvezza?Se la giocano le ultime quattro"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico de Luca

Non è stata una stagione fortunata per Giuseppe Pillon. Ingaggiato dalla Reggina il 16 dicembre 2008, Pillon è stato esonerato dopo 37 giorni. Intervistato da TuttoMercatoWeb, il tecnico ha detto la sua su questo campionato di serie A.

Quanto le dispiace in questo momento stare lontano dai campi di calcio?
"Come ogni persona che ama il proprio lavoro dispiace parecchio. Sono però inconvenienti del mestiere".

Ha già avuto chiamate da parte di qualche società?
"No, per adesso non ho ricevuto nessuna chiamata".

Secondo lei la Reggina riuscirà a salvarsi?
"Deve vincere le ultime tre partite sperando in un passo falso delle rivali. E' comunque ancora in gioco".

Che ci dice di questa lotta salvezza?
"Il Chievo è già salvo, se la giocano le ultime quattro squadre".

Come è stato il suo periodo alla Reggina?
"Io sono stato un solo mese li e ho trovato ragazzi molto disponibili e volenterosi. Purtroppo i risultati non sono stati favorevoli e il presidente ha preso questa decisione".

Non pensa che queste decisioni a volte siano prese troppo repentinamente?
"Si, a volte capita. Devo dire che sotto questo punto di vista il Chievo è stato molto bravo perché ha tenuto Di Carlo, nonostante aveva fatto solo tre punti nelle prime sette partite. Poi alla fine è riuscito a salvare la squadra perché è emerso il lavoro fatto nel tempo. Purtroppo la Reggina non ha avuto la pazienza di aspettare".

Secondo lei la Reggina non ha l'organico all'altezza per salvarsi?
"Non direi. Ho molta stima di quei ragazzi e credo che possibilità di salvezza con quel gruppo c'erano. Io ero molto fiducioso perché vedevo che i ragazzi crescevano di settimana in settimana. Le capacità per ottenere la salvezza non mancano".

Forse la Reggina ha anche sbagliato sacrificando Corradi in alcune partite?
"Penso che in alcuni match era infortunato e per questo non è stato utilizzato. Certo è che quando c'ero io ha sempre giocato".

Quindi secondo lei può essere stata anche questa la causa di questa classifica deficitaria?
"S'è infortunato in un momento in cui la squadra aveva bisogno di lui e ora chiaramente per tornare in condizione c'ha messo un po' di tempo. Il calcio è fatto anche di questi inconvenienti".

Pare abbia già firmato per l'Udinese, potrà far bene con i friulani?
"Non so se ha già firmato, ma se va a Udine può fare sicuramente bene. All'Udinese penso serva un giocatore con qualità importanti sul gioco aereo. E' un ragazzo con qualità sia tecniche che morali importanti".

Altro giocatore in scadenza di contratto è Luca Vigiani...
"E' un altro giocatore che io stimo molto. Può giocare in più ruoli. Molto attento tatticamente e bravo tecnicamente. Anche lui è stato bloccato da un lungo infortunio. La Reggina ha probabilmente pagato anche quest'assenza. E' un giocatore che conosco bene ed è molto bravo".

E' stato accostato al Chievo, lo consiglia ai clivensi?
"Senz'altro, se ha questa possibilità gli consiglierei d'andare. E' un giocatore da Chievo".

Di Carlo a Verona è considerato un po' l'uomo del miracolo. Ha preso la squadra quando aveva sei punti portandola a 36...
"Ha fatto grandissime cose. Al Chievo ha fatto quasi un mezzo miracolo. Bravissimo a lavorare sia in campo che fuori. Bisogna dargli merito per quello che ha fatto".

E' vero che al Chievo si lavora particolarmente bene non essendoci particolari pressioni?
"Direi di si. Basta vedere quello che hanno fatto con Di Carlo: confermato dopo sette partite, nonostante avesse conquistato solo tre punti. La società gli è sempre stata vicino e alla fine i risultati sono venuti fuori".

Quindi anche la società è particolarmente paziente...
"E' una società molto importante. Gli amministratori sono particolarmente bravi e il presidente sa aspettare il momento giusto e dare la tranquillità necessaria all'allenatore e alla squadra".

Il Chievo s'affida molto a Pellissier, non solo per ciò che concerne il suo ruolo in campo...
"Senza dubbio. E' la bandiera del Chievo. Lo dimostra sul campo coi gol che fa. Giocatore straordinario con grandi doti tecniche e morali".

Lo scorso anno ha rinunciato all'offerta di grandi squadre per amore del Chievo, lei cosa gli consiglia?
"Lui sa bene cosa fare. Io credo che se ricevesse una grossa opportunità dovrebbe accettarla. Tutto però dipende anche dal Chievo".

Qual'è stata l'arma della salvezza del Chievo?
"Per salvarsi in questo modo vuol dire che c'è un gruppo solido a sano con grande voglia di fare. Non si sono abbattuti neanche nei momenti difficili".

Tornando ad un altra sua ex squadra.S'aspettava questo campionato del Genoa?
"No. Sta lottando ancora per la Champions e questo vuol dire che tutti hanno fatto grandissime cose. Giocano molto bene a calcio e credo che più di cosi non potessero fare".

Crede che arriverà in Champions?
"Penso sia avantaggiata la Fiorentina".

Fosse il presidente Preziosi si priverebbe di Milito?
"Nessuno si priverebbe di Milito. Però se arrivano grandissime offerte è giusto che il presidente le valuti".