Petrachi: "Il Torino è un esempio"
Lunga intervista di Gianluca Petrachi ai microfoni di Tuttosport. Il DS granata ha parlato del mercato appena concluso e della sua storia nella scoietà, tra passato, presente e futuro.
"Qual è stato il percorso granata in questi anni? Il percorso in realtà non nasce in estate. Da quando è arrivato Ventura abbiamo cercato di portare mentalità e ordine al mercato. In B abbiamo investito soldi per avere giocatori che ci potessero permettere di vincere il campionato. Poi con qualche altro innesto abbiamo mantenuto la categoria ed eccoci al consolidamento e quindi l’ultimo mercato. Dove abbiamo cercato giovani interessanti da inserire in uno zoccolo duro che in questi tre anni siamo riusciti a creare. Fondamentale avere 10/12 ragazzi che avevano già giocato insieme acquisendo la mentalità di Ventura"
Dopodiché, un occhio sul mercato appena concluso e sul presente.
"Quagliarella? E' stata una trattativa normale, non è stato difficile portarlo al Torino. Ero sicuro di avere il giocatore in mano. Cerci? Deve ringraziare il Torino. Trattenerlo con forza non avrebbe avuto senso, l'aspetto perggiore però, è che l'offerta è arrivata un giorno dalla chiusura delle trattative. Amauri? Nessun rischio, se non avessimo chiuso con il Parma avevamo l'alternativa in mano. E' motivatissimo, non mi ha chiesto un euro in più rispetto a quello che gudagnava a Parma. L'Europa League? Alla fine, nonostante l'errore di Cerci con i viola, è arrivata lo stesso perché il Torino sotto il profilo dei bilanci è un esempio. Siamo un modello come ammortamenti e gestione".