Peres: “Ottima gara, è vero con la Sampdoria mi è mancato solo il gol”
Il terzino del Torino Bruno da Silva Peres ha commentato la sua prestazione e la gara vinta con la Sampdoria. Queste le due parole:
Quella di oggi con la Sampdoria è stata la sua migliore partita nel Torino?
“No, la migliore no, penso di averne disputata qualcuna meglio (sorride, ndr), però è stata una grande partita non solo mia, ma di tutta la squadra e questo è importante. Il nostro obiettivo è crescere e in casa è importante fare sempre risultato, è così che dobbiamo essere sempre”.
Alle volte le è mancata la continuità durante la gara, non oggi e quando Ventura l’ha tolta dal campo è sembrato che non volesse uscire, vero?
“Dobbiamo sempre fare meglio e nelle ultime due partite ho giocato alla grande, oggi mi sentivo molto bene non solo io, ma tutta la squadra. E’ vero che non volevo uscire, però il mister mi ha detto che fra tre giorni ci sarebbe stata un’altra gara e poi dopo altri tre ancora un’altra e non sarebbe stato possibile che io rendessi a questi livelli per tre gare di seguito in otto giorni, tutto subito ho pensato che ce l’avrei fatta, però ragionandoci mi sono reso conto che l’allenatore aveva ragione. Abbiamo un gruppo fortissimo e c’è Zappacosta che può entrare e fare la differenza e questo è importante. Avrei voluto giocare tutta la partita perché è stata veramente una gara diversa dalle altre, ma sono contento perché la cosa più importante è che abbiamo vinto”.
Forse oggi le è mancato solo il gol?
“Veramente, ne stavo parlando con Amauri nello spogliatoio e anche lui mi ha detto che se avessi segnato sarebbe stata la partita perfetta. Io gli ho risposto: “Guarda papà, è un modo di dire in dialetto brasiliano, che è a me è mancato il gol, ma l’importante è la vittoria, perché per noi oggi era fondamentale conquistare i tre punti con la Sampdoria che è una squadra dura e difficile da affrontare e noi abbiamo giocato alla grande”, non c’è altro da dire sulla nostra prestazione”.
L’anno scorso Darmian nei momenti d’emergenza giocava anche a sinistra, lei si sentirebbe di fare altrettanto lasciando a Zappacosta il posto a destra?
“Io vorrei giocare sempre, ma è il mister che decide qual è la cosa migliore per la squadra e per me. Non posso andare da lui e dirgli che voglio giocare, il mister ha tanti anni d’esperienza, io, invece, sono giovane e devo imparare e crescere, se mi fa giocare a destra oppure a sinistra io sono sempre disponibile per aiutare la squadra e i miei compagni per cercare di vincere sempre”.
E’ contento di essere rimasto al Torino?
“Io ho sempre detto che sarei rimasto, ma nessuno mi credeva e adesso tutti mi dicono che sono stato di parola. Non volevo andare via e adesso chiaramente si capisce che ho fatto la cosa giusta. Sono contento di stare qui la piazza è caldissima, mi trovo benissimo con i tifosi e con la squadra”.
Se continua così il commissario tecnico Dunga non può non convocarla in Nazionale.
“Sto cercando di fare al meglio il mio lavoro e se avrò la possibilità di andare in Nazionale sarò contentissimo perché per me è un sogno, come lo è per qualsiasi calciatore fin da quando è piccolo. Devo lavorare prima per il Torino e poi se andrò in Nazionale penserò alla Seleçao”.