Pelizzoli: "Campionato russo più scadente"
Dopo aver passato un paio di stagioni in Russia, Ivan Pelizzoli è voglioso di tornare in Italia e potrebbe farlo a breve, nel corso di questo mercato.
In questi giorni si parla di Fiorentina e Palermo interessate a te. Cosa c'è di vero?
"Effettivamente non lo so, da una settimana non sento il mio procuratore e non so cosa ci può essere".
Quindi la firma imminente di cui si parlava con la Fiorentina non c'è ancora?
"Ripeto, non so nulla perché solitamente il mio procuratore non mi chiama mai finché non c'è da mettere una firma".
La tua intenzione è quella di tornare in Italia?
"Sì, voglio tornare in Italia al 100%. Mi va bene fare anche il secondo in una grande come Fiorentina o Palermo, ma anche andare in una squadra più piccola e giocare. Piccola fra virgolette poi perché in Italia, ormai, non c'è più questa diversità fra piccole e grandi".
Sei stato accostato anche alla Roma, effettivamente c'era qualcosa?
"La Roma la escludo".
Saresti pronto a fare il vice Frey ad esempio?
"Sì, sicuro. Se non molla la porta anche in amichevole fa niente. Voglio tornare in Italia per mettermi in competizione e se ci sarà la chance di giocare cercherò di farmi trovare pronto e di sfruttarla".
Hai già lavorato ai tempi della Roma quando c'era Prandelli giusto?
"Sì, ma pochissimo. Siamo stati in Austria due-tre settimane poi sono andato a fare le Olimpiadi. Quando sono tornato lui non c'era già più, ma ho capito il suo lavoro anche perché ai tempi in cui io ero nel settore giovanile dell'Atalanta lui era nella Primavera".
Quindi ai tempi dell'Atalanta già ti conosceva
"Io non ho mai lavorato con lui a quei tempi, ha lasciato l'Atalanta quando dagli allievi stavo passando proprio in Primavera. Penso, però, che mi conosca già".
Come consideri questa parentesi all'estero?
"Nel primo anno e mezzo positiva perché abbiamo giocato anche la Uefa e fatto discretamente. Dallo scorso anno, invece, negativa perché non mi hanno più fatto giocare senza dire niente".
Il campionato russo com'è rispetto all'italiano?
"Rispetto all'italiano più scadente, ma si lavora tantissimo durante la settimana. C'è poca disciplina tattica e si gioca più sul fisico che sulla tecnica o la tattica".
Le squadre russe stanno attingendo molto dal serbatoio italiano, l'ultimo è Rosina. Come mai?
"Vogliono fare il salto di qualità per essere all'altezza dei migliori campionati europei e di conseguenza prendono giocatori o dall'Italia o dal Brasile, qui è pieno".
Lo Zenit, però, ha vinto anche una Uefa. Ti aspettavi un salto così?
"No, anche perché hanno vinto la Uefa, ma sono arrivati ottavi in campionato. C'è questa diversità dal giocare in campionato o in coppa, ma da quando sono arrivato io vedo che stanno cercando di organizzarsi e di comprare giocatori mirati".
Tornando alla Roma, ne dubiti perché non ci torneresti?
"No, solo perché è stata una notizia girata così nell'aria. Ho passato quattro anni bellissimi là, ho bellissimi ricordi della città e dei tifosi, ma la vedo difficile rispetto alle altre".
Ti saresti mai aspettato che si potessero privare di Aquilani?
"In una situazione societaria di questo tipo dovevano privarsi assolutamente di uno dei big. Stanti così le cose penso abbiano fatto bene ed inoltre hanno Brighi che è un ottimo giocatore".
Ti aspettavi una situazione così alla Roma?
"Arrivati a questo punto no, pensavo vendessero prima. Se non hanno venduto prima, però, avranno avuto i loro motivi perché la famiglia Sensi tiene molto alla Roma. Conoscevo Franco, conosco Rosella e anche il direttore Pradè, loro sono persone che vogliono il bene della Roma".
A questo punto ti aspetti altre partenze?
"Sentivo dai tifosi e dai giornalisti che dovrebbe andare via anche Menez. Per me può andare via anche un altro, ma bisogna vedere quali saranno le strategie di mercato".
Passando alla Reggina, ti aspettavi potesse finire in B?
"Sì, lo scorso anno non l'ho vista benissimo. Al mercato di gennaio pensavo comprassero qualcuno e visto che non l'hanno fatto mi aspettavo potessero finire in B. Non mi ha fatto comunque piacere perché là ho giocato un anno e mezzo pieno di soddisfazioni".
Il tuo obiettivo per la prossima stagione?
"Come ho detto subito, il mio obiettivo è tornare in Italia