Pecci: "Il Torino deve puntare in alto"
L'ex giocatore del Torino, Eraldo Pecci, è stato intervistato dai colleghi di Tuttosport. Ecco le sue parole sull'ottimo avvio di stagione dei granata:
Che effetto fa vedere il Toro in testa alla classifica?
"Non male, vero?".
Il gruppo di Ventura si sta specializzando nell’infrangere tabù e adesso l’obiettivo è il terzo successo consecutivo: l’ultima volta risale ai tempi del post scudetto. Ma che idea si è fatto lei di questa squadra? Può avere ambizioni? E’ lecito sognare?
"La mia idea è che questo sia un campionato nel quale ci si può inserire ad alto livello. Perché le milanesi non sono al massimo e così c’è spazio. Sia in alto che più in basso. C’è spazio, volendo, per Roma, Fiorentina, Napoli e i granata hanno un vantaggio".
Quale?
"Di essere una formazione che ha inserito i giovani - in un progetto che mi piace - su di un’intelaiatura di certezze come Glik, Maksimovic che pure adesso è infortunato, Quagliarella, Vives, Gazzi, Moretti e via discorrendo. C’è verve e c’è esperienza, un bel mix. Ripeto, questo sì che è un vantaggio. E in testa c’è tutto lo spazio per buttarsi dentro".
Ha accennato al discorso sulla linea verde: il Toro ha vinto lo scudetto Primavera, può essere una ripartenza anche per il vivaio come serbatoio di campioni granata?
"Ritengo che bisogna avere più fiducia nei ragazzi e mi piace terribilmente quando passano direttamente dalla Primavera alla prima squadra".
Adesso molti talenti sono in prestito, probabilmente dalla prossima stagione si cambierà rotta.
"E’ la storia del Toro che impone la scelta di tenerli, i talenti. I migliori con i grandi, questo è il ruolo del vivaio. Da torinista, da tifoso e da ex mi darebbe grande soddisfazione se ciò tornasse a verificarsi. Vedere un ragazzo del Fila, anche se il Fila ancora non è rinato, in Serie A mi può far accettare anche qualche punto in meno in classifica...".
L’ambiente sembra ringalluzzito: merito di Giampiero Ventura?
"L’allenatore di sicuro ha lavorato bene, in profondità. Prima ha creato una base poi ha inserito i giocatori giusti. Così si passa dalla parte destra a quella sinistra della classifica, superando anche i proprio limiti, con entusiasmo".