Palermo-Torino, salviamo il risultato
Forse ha ragione Ventura, con tre assenze in difesa non si poteva pretendere di più, forse…
Di fatto, fatti salvi i quattro del pacchetto difensivo e il portiere, è veramente difficile trovare un granata che si possa ritenere sufficiente. Male i due o tre di centrocampo, con Gazzi una spanna sopra per il grande lavoro fatto in copertura, comunque in grande imbarazzo quando si doveva impostare, malissimo i cinque o sei che hanno giocato in attacco, inclusi i due che sono entrati a partita in corso. Pochissimo mi ha convinto Cerci, ancora di meno Vives che chiaramente non può fare l’esterno, ma non mi è piaciuto neanche quando si è accentrato, brutta la partita di Meggiorini, mentre su Bianchi pesa, e non poco, l’occasione sciupata. E, se Stevanovic sembrava entrato con il piglio giusto, per poi spegnersi nell’arco di una decina di minuti, da Sgrigna, vista anche la stima che ho del calciatore, logico che mi aspettassi molto di più.
Ventura ha sostenuto che il Toro avrebbe potuto anche vincere, forse è anche vero, ma il Palermo, specialmente nel primo tempo poteva stravincere, e quando una squadra infila cinque tiri dalla distanza, i suoi meriti fanno pari con i demeriti di chi difende. Quanto alle occasioni gol, Bianchi ha sbagliato un gol che sembrava fatto, Ilicic forse due, sul finale di partita, con il primo ancora più facile del secondo. Gillet è stato senza ombra di dubbio il migliore in campo, con interventi prodigiosi che gli sono valsi voti altissimi su tutti i quotidiani, Ujkani, ha fatto una sola parata. Per tutto il primo tempo abbiamo assistito ad una lunga serie di passaggi all’indietro con palloni buttati in avanti da Gillet, palloni spesso catturati dai difensori del Palermo per dirla tutta. Un Toro troppo rinunciatario, veramente troppo, aldilà di quello che poteva essere la forza del Palermo, con i siciliani che avevano in attacco un ragazzino del '93, proveniente dalla serie b Argentina, alla prima da titolare in Italia.
Ripresa, meglio il Toro, ancora una volta forse si, forse no. Nella sostanza gli uomini di Ventura hanno giocato molto meglio rispetto alla prima frazione, e francamente ci voleva poco, hanno tenuto meglio il campo, concesso meno al Palermo, e creato una quasi palla gol con Meggiorini. Il Palermo però non è stato a guardare, anche se ha costruito meno rispetto alla prima frazione, e l’ingresso di Miccoli, temutissimo, ha creato meno spauracchi di quanto si temesse. Alla fine un pareggio buono per il Toro, almeno per quanto riguarda la classifica, che conferma l’imbattibilità esterna dei granata, che però dal punto di vista del gioco aggiunge poco, specialmente rispetto alla brutta partita interna contro il Cagliari. Insomma c’è molto da lavorare, anche perché certe sicurezze ed automatismi offensivi, che sembravano acquisiti dopo le prime uscite, sembrano svaniti.
Quindi possiamo tranquillamente salvare il risultato, anche se la classifica è più corta di quello che a prima vista potrebbe sembrare, con undici squadre in tre punti, basta poco per ritrovarsi in una posizione di classifica meno confortante. Insomma non ci possiamo proprio rilassare.