Padova, Dal Canto: "La vittoria del Torino ci può anche stare"
L’allenatore del Padova riconosce che l’accesso ai playoff per la squadra dipende anche dai risultati delle concorrenti, ma che venderanno cara la pelle. La sconfitta con il Torino non è dipesa dalle assenze in difesa. Dal Canto afferma che i granata come organico e continuità sono la migliore squadra del torneo e che non avranno problemi ad andare in A.
La sconfitta con il Torino spegne le luci sulla possibilità per voi di accedere ai playoff oppure avete ancora qualche speranza?
“Le due squadre che ci precedono hanno ancora degli scontri diretti quindi è chiaro che dobbiamo sperare di fare il massimo di quello che ci è consentito nelle nostre partite e sperare che le altre rallentino, quindi è sicuro che non dipende più solo da noi”.
L’avvio di gara con il Torino per voi è stato difficile, poi nel secondo tempo avete segnato il gol per riaprire l’incontro e avete avuto delle opportunità per rimettere la gara in equilibrio, ma non le avete sfruttate.
“Sì, per assurdo il terzo gol lo abbiamo preso nel momento della nostra maggior pressione, però alla fine della fiera penso che la vittoria del Torino ci potesse anche stare. Mi spiace per il primo tempo perché nessuna delle due squadre aveva creato enormi occasioni da rete, però noi nell’unica che abbiamo concesso di grossa siamo stati puniti. Il due a zero poteva anche ammazzarci dal punto di vista sportivo, invece la squadra ha reagito benissimo infatti abbiamo segnato subito il due a uno, ma ogni tanto ci vuole anche un po’ di fortuna”.
Hanno pesato le assenze che avevate e che ci fosse differenza d’età fra Stevanovic e Marcolini?
“Stevanovic, secondo me, è un giocatore di altissimo livello e lo potrà diventare. E’ chiaro che se è nella forma di ieri sera diventa complesso affrontarlo per qualsiasi difensore, però credo che Marcolini in fase difensiva abbia fatto la sua onesta partita e sofferto il giusto contro un esterno forte; non penso che la sconfitta sia derivata dalle assenze in difesa”.
Ha dei rimpianti per quello che è stato l’andamento di questo campionato?
“No, perché poi quello che si dimostra sul campo è lo specchio di quello che si è. Se noi oggi abbiamo sessanta punti e subito cinquantatre gol vuol dire che non siamo una squadra di alto livello e che qualche cosina non è andata e qualche errore lo abbiamo commesso, però siamo questi e finiamo con questi: venderemo cara la pelle”.
Resterà alla guida del Padova la prossima stagione?
“Questo al momento è l’ultimo dei miei pensieri, penso solo a finire meglio che si può la stagione in corso perché la luce è ancora accesa e vedremo cosa accadrà”.
Perin è in prestito, resterà anche il prossimo anno?
“Sono discorsi un po’ prematuri, è un giocatore che può diventare di altissimo livello, è un ‘92 che ha già questi standard di prestazioni, però non essendo nostro se ne occuperà qualchedun altro”.
Come vede la volata per il playoff visto che la Sampdoria è molto in forma?
“La Sampdoria è venuta fuori tardi per quello che in realtà è, se avesse fatto appena meglio il girone d’andata adesso sarebbe con il Torino a fare cammino a sé. Il Toro oggi come organico e come costanza di prestazioni è la migliore squadra del torneo e penso che alla fine non avrà grossi problemi ad andare in A”.