Nesti Channel - Toro, ma Amoruso remava contro?
La parola al campo. Dopo il bel pareggio con l'Inter, le polemiche di calciomercato e conseguenti critiche indirizzate a Cairo, il Toro affronta domenica la sfida cruciale della sua stagione. Non vincere comporterebbe il tramonto dei piccoli passi in avanti mostrati nel big match di San Siro ed avrebbe un effetto devastante sullo spogliatoio granata, ancorato ad una generale sindrome di scarsa autostima protrattasi fin dalle prime difficoltà stagionali. Scarsa autostima, intendiamo, unita ad una eterogeneità di umori e convinzioni proiettati un po' ovunque tranne che in un'unica direzione.
Novellino, anche per infondere maggior sicurezza alla sua truppa, da due settimane ha tentato una virata drastica, sconfessando alcune sue precedenti scelte. Dalla gara con l'Inter è tornato a cavalcare l'idea di un 4-4-2 inderogabile, "l'unico modulo capace di coprire al meglio il campo e con il quale io (lui) non ha mai fallito".
Un discorso analogo, ad essere sinceri, venne imbastito due mesi orsono, quando appena insediato al posto di De Biasi, predicava ottimismo, ostentando sicurezza nel poter finalmente guidare una squadra attrezzata per il suo modulo prediletto, salvo poi mutare atteggiamento nella trasferta di Lecce e contro la Reggina in casa, utilizzando "alberi di Natale" o tatticismi analoghi.
Ora, però, complice il recupero di Diana e l'innesto di Gasbarroni, Monzon possiede esterni in abbondanza per mostrare il suo "gioco preferito", basato su rapide sovrapposizioni laterali, inserimenti dalle fasce e continui cross ad uso e consumo degli attaccanti.
E proprio qui si apre l'interrogativo. Già, gli attaccanti. Chi sono gli attaccanti del Torino? Quali attaccanti? Con la partenza di Amoruso e la lungodegenza di Abbruscato, la grande incognita riguarda Alessandro Rosina, considerato in fretta e furia a tutti gli effetti una seconda punta. Sulla scorta delle ultime prestazioni positive, infatti, Foschi e Novellino hanno ritenuto opportuno approvare la dipartita dello (spaccaspogliatoio ? – il dubbio diventa lecito) Amoruso, confidando di avere già in casa il suo sostituto naturale. Un sostituto, si badi bene, che in campionato non ha ancora realizzato un solo gol su azione.
A questo punto qualche interrogativo si appalesa nelle nostre menti. Può una seconda punta definirsi tale senza avere confidenza col gol? E Rosina potrà equipaggiarsi di questa "confidenza" da attaccante puro, fungendo da spalla di Rolando Bianchi ?
Ce lo immaginiamo Rosina prendere posizione in area di rigore sul difensore avversario, sfruttare l'eventuale spizzata di Bianchi ( o Stellone) ed insaccare di rapina ?
I dubbi e le incertezze prendono forma e si accumulano passeggiando a braccetto nella convinzione finale che Gasbarroni, Rivalta e Dellafiore siano stati dei buoni acquisti mentre la cessione di Amoruso ad una diretta concorrente... .