Multiproprietà: chi sgarra è fuori dalle coppe. Il 1° escluso è il Drogheda, ma ora trema anche il Crystal Palace

Colpo di scena a poche ore dal sorteggio del secondo turno preliminare di Conference League 2025-2026. L’UEFA ha ufficialmente escluso il Drogheda United, club irlandese vincitore della Coppa nazionale, a causa del mancato rispetto delle nuove norme sulla multiproprietà. È la prima sanzione formale, che colpisce il "Trivela Group", proprietario del Drogheda e detentore anche dell’80% del club danese del Silkeborg.
Secondo le regole UEFA ha diritto a partecipare solo la società con il miglior piazzamento in campionato e quindi il Silkeborg, settimo in Danimarca, resta in corsa: il Drogheda, arrivato nono in Irlanda, non parteciperà alla competizione continentale. Il ricorso del club irlandese è stato respinto dal TAS. "Siamo profondamente in disaccordo con questa decisione. Avevamo proposto soluzioni già accettate in passato", ha commentato la dirigenza. "Le regole dovrebbero favorire le opportunità, non ostacolarle".
Oltre al danno sportivo, si tratta anche di una grave perdita economica per il piccolo club, che definisce la sanzione "ingiusta". Intanto, l’ombra di una possibile esclusione si allunga anche su Crystal Palace: John Textor, proprietario del Lione, detiene quote del club londinese e, nel caso in cui non riesca a cederle in breve tempo, metterebbe a rischio la partecipazione della squadra di Glasner all’Europa League. Sarebbe una beffa, dopo l'impresa della vittoria in FA Cup.
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