Mezzano, il doppio ex: "Il Toro può giocare alla pari con tutti"
Inter e Torino, oltre agli innumerevoli legami di tipo sportivo, ne ha anche uno di tipo umano. Stiamo parlando di Luca Mezzano, cresciuto nelle fila del Torino fino al 1997, quando si trasferì all'Inter per una stagione e poi tornato nei Granata tra il 2002 e il 2005. Attualmente è l'allenatore dei Giovanissimi Nazionali del Toro.
Interpellato da CronacaQui, a riguardo del Torino ha così affermato: "A tutti gli effetti parliamo della mia seconda casa. Ho iniziato a giocare nel Toro a sette anni e mezzo, giocando poi in prima squadra. Il Toro è la mia vita: sento dentro di me questi colori, che mi hanno permesso anche di iniziare questa nuova esperienza da tecnico, prima negli esordienti ed oggi nei Giovanissimi Nazionali".
Ricordi diversi invece per quanto riguarda l'Inter: "Sono arrivato lì portandomi dietro uno strascico di pubalgia sulla quale ho giocato il finale di campionato precedente, col Toro. All'insaputa di tutti, andavo avanti ad anti-infiammatori: l'Inter per me era un'occasione importante, ma ci sono arrivato fisicamente a pezzi. Dopo un ottimo ritiro, avevo convinto l'allenatore Gigi Simoni a darmi fiducia, ma dopo qualche partita mi sono bloccato ancora e al mister, lo confesso, avevo detto che avrei smesso di giocare senza aver ricevuto una diagnosi esatta. Invece poi mi dissero che avevo tre ernie inguinali, quindi mi sono operato e ho potuto tornare a giocare qualche mese dopo."
Infine, menzione speciale per la partita di domenica: "Mi limito a dire solo che il Toro con Ventura ha una sua identità e se la gioca alla pari con tutti: per me la partita è aperta e l'importante è che i tifosi possano andare allo stadio identificandosi nella squadra che vedono in campo".