Luca Serafini: "Ho visto un bel Toro, il pareggio è un risultato giusto"
Un bel Toro torna da Milano con un buon pareggio, conquistato giocando a viso aperto al cospetto di un Milan impegnato nella corsa per l'accesso alla Champions League. Chi si aspettava un Milan all'arrembaggio e un Torino sulla difensiva è rimasto deluso: la partita è stata equilibrata, con i granata vogliosi ed autori di una buona partita. Abbiamo sentito Luca Serafini, giornalista opinionista di "Sport Italia" e "7 Gold Sport", nonché “memoria storica” del Milan (ma ovviamente attento a tutte le compagini).
Serafini, il Toro esce da San Siro con un pareggio: un risultato giusto?
«Un risultato tutto sommato giusto. Per prima cosa, complimenti al Torino, che soprattutto nella prima frazione ha mostrato attenzione, mettendo in difficoltà il Milan, con manovre organizzate e movimenti rapidi. I giocatori granata arrivavano con regolarità su ogni pallone, con un pressing “spietato” e con un Milan che ha sofferto la densità a centrocampo. Nel primo tempo il Torino si è fatto preferire al Milan, sfiorando la rete in più occasioni: Donnarumma si è reso protagonista di una parata strepitosa sul colpo di testa di Iago Falque».
Nella seconda frazione il Milan è cresciuto...
«Sì, i rosso-neri hanno fatto qualcosa in più, rendendosi pericolosi e sfiorando la rete in 2/3 occasioni. Comunque, devo dire che il risultato di parità è sostanzialmente giusto: meglio il Torino nel primo tempo e il Milan nel secondo».
Come vede il Torino? Pensa possa qualificarsi per l'Europa?
«Premetto che quella col Milan non è stata la prima partita del Torino alla quale ho assistito: ho visto anche la partita con la SPAL, quella col Bologna e quella col Napoli. Devo dire che il Torino può vantare dei giocatori strepitosi, quali (ad esempio) N'Koulou. Purtroppo, davanti non ha ancora il miglior Belotti che, pur lavorando per la squadra, non è ancora tornato ai livelli di due stagioni fa. Se la classifica resta così compatta, anche a causa del rendimento ondivago delle due romane, il Toro può lottare per l'Europa League, cioè può tornare a quella dimensione consona al suo blasone».
Alcuni, facendo due calcoli, hanno affermato che, in caso di vittoria, il Toro si sarebbe addirittura inserito nella corsa per la qualificazione in Champions League: è un'esagerazione?
«No, non credo. Certo, lottare per accedere alla Champions' League sarebbe, per il Toro, fantastico, ma non credo sia affatto un'esagerazione, tanto più alla luce della partita di San Siro col Milan. Il Milan di Gattuso, che ha una sua ben precisa identità, ha solamente 4 punti di vantaggio sui granata: è più che giusto sognare. Anche se bisogna trovare costanza, poiché onestamente ho finora visto due Torino: uno in casa e uno in trasferta. Se il Toro giocherà con lo stesso ardore sia nelle partite casalinghe sia in quelle fuori casa (nelle quali è imbattuto), allora potrà pensare in grande».
Bisognerà iniziare già dal derby con la Juventus?
«Certamente, bisogna sempre provarci. Se i granata giocano come hanno giocato col Milan, possono strappare un risultato positivo. A patto, però, di non commettere errori di distrazione: a San Siro, col Milan, è capitato, ma se la sono cavata. Con la Juventus, invece, bisogna stare attenti per tutti i 90 minuti, poiché al primo errore ti puniscono».