Lerda c'è, il Toro pure, ora i rinforzi
Il giorno della presentazione di Lerda, trovammo una persona quasi timida che in punta dei piedi ebbe le sue prime parole da allenatore del Toro per il Sassuolo, squadra a cui aveva detto di si prima della chiamata di Cairo e quindi del Toro.
Corretto pensammo, in un mondo come quello attuale, di cui il calcio ne è spesso l'iperbole, esiste ancora qualcuno che ha il coraggio di chiedere scusa ... già quel giorno qualcuno disse - non arriverà a Natale - .
Il giorno del ritiro constatammo la professionalità meticolosa della persona, che a fine giornata si ritrovava con i suoi stretti collaboratori e fra computer e scartoffie, analizzava dati e discuteva quasi in silenzio, tanto era basso il tono di voce, sullo "stato dei lavori".
Bel lavoro e bell'ambiente.
E venne la prima sconfitta ... per noi inaspettata.
Quel Toro estivo ce lo ricordavamo con il sorriso sulle labbra con Iunco e Garofalo sempre pronti allo scherzo prima e dopo l'allenamento, mai durante perchè Lerda non scherza in certi momenti.
Avevamo visto progressi un po' in tutti e quel Varese che aveva appena castigato il Milan, ci fece un bello scherzo.
La formazione era ancora abbozzata ed i problemi di "ricezione" del modulo tanti, senza contare gli infortuni che già si fecero sentire.
Così dopo qualche partita altalenante iniziammo pure noi a non essere d'accordo con il metodo adottato dal Mister, con le scelte spesso discutibili e con una svagatezza a volte allarmante.
Livorno prima ed in casa con il Frosinone poi furono le classiche goccie di troppo e la critica nei confronti di Lerda fu aperta e sinceramente ci aspettavamo un cambio da un momento all'altro.
Poi il resto è storia recente, la squadra trova il suo assetto proprio quando Bianchi viene meno ed inanella una serie di risultati che le danno coraggio e personalità ... la partita con il Siena per quanto sfortunata, ha messo in luce una squadra tosta che non molla mai e arbitraggio a parte quella sarebbe stata proprio una vittoria meritata.
Oggi, durante la sosta, a mente fredda capiamo che in fondo i valori umani di Lerda vanno al di la di quelli che possono essere i risultati: lui non è una banderuola, fa le sue scelte, le motiva e le persegue.
Seguire il vento del 4-4-2 ad Ottobre sarebbe stato facile, persino logico, ma il Mister deve aver capito che cedendo avrebbe anche perso il controllo del gruppo e bene hanno fatto Cairo e Petrachi a supportarlo, dandogli briglia e lasciandolo correre.
Ora pensiamo che se Lerda continua a far giocare Belingheri è perchè gli serve un certo tipo di giocatore, se Pellicori scalda la panca anche quando il titolare rimane fuori, forse è perchè non ha le "caratteristiche" adatte.
Due ragazzi encomiabili che si sacrificano e sgobbano, ma per andare in serie A ci vorrebbe dell'altro.
Non sappiamo chi arriverà, certamente il Toro ha bisogno di qualcuno che dia l'apporto necessario per fare ancora un passo in più ... certo che oggi la responsabilità è tutta sulle spalle di Cairo e di Petrachi.
Il Mister ce l'ha fatta, sta portando la squadra al suo limite ma nemmeno Valentino Rossi riuscirebbe a vincere con una datata Benelli qualche corsa contro chi ha telaio e cavalli di prima scelta.
Complimenti al Mister e fatti oggi dopo le critiche ed a risultato non acquisito, secondo noi hanno un valore ... nonostante la critica feroce nei confronti del Pres., pensiamo che si debba avere fiducia, certo che per i complimenti è doveroso aspettare la fine del Mercato di Gennaio ... ma un poco di ottimismo ci deve essere perchè in fondo anche se è difficile, difficilissimo, esserlo in certi momenti, senza la speranza di farcela non si va da nessuna parte ed a volte senza un colpo di "scriteriata voglia di vincere" pure!
GMC