Lecce, De Canio" La mia espulsione stentavo a crederci"

13.12.2009 09:19 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: tmw

Conti alla mano, al Lecce è andata bene così. Per più di un tempo in inferiorità numerica, la squadra di De Canio ha stretto i denti e fatto di necessità virtù, accontentandosi di difendere uno 0-0 contro un Ascoli che ieri al Via del Mare ha dimostrato che la terzultima posizione in graduatoria, non può essere veritiera.

TUTTI CONTENTI - Lecce e Ascoli chiudono in parità una partita che, a livello di emozioni, ha lasciato un po' a desiderare. Eppure era un'occasione di fuga per i salentini, vista la caduta del Cesena in quel di Padova, nell'anticipo di venerdì. Tutto sommato, è un punto che accontenta entrambe le squadre, scese in campo con obiettivi diversi, ma che alla fine non disdegnano un risultato a reti bianche che può significare qualcosa, a livello di morale, per i bianconeri marchigiani che interrompono un'agghiacciante serie negativa di quattro sconfitte di fila e di altrettante consecutive battute d'arresto esterne. Il Lecce perde solo un punto dalle terze (+3 su Sassuolo ed Empoli) e uno dalla settima (+6 sul Frosinone).

VALZER DI ROSSI - Sul risultato ha pesato l'ingenuità di Vives, ammonito (troppo fiscalmente) nei primi minuti per un fallo a centrocampo, giallo raddoppiato dall'arbitro Gervasoni in fine di primo tempo, per simulazione tanto evidente quanto evitabile.
Cinquanta minuti in superiorità numerica, però, non hanno fruttato il colpaccio alla squadra di Pillon, che ha incocciato contro un super Rosati, protagonista in almeno cinque occasioni nel negare il vantaggio alla squadra ospite. Il Lecce non ha trovato sbocchi offensivi, facilmente irretito da un Ascoli molto ben messa in campo e che replicava colpo su colpo, trascinata da un pimpante Amoroso (su cui Rosati al 22' si è superato in due occasioni nel giro di pochi secondi) e dalla velocità di Antenucci e Lupoli. La squadra di De Canio ha sofferto sugli esterni difensivi, e, a centrocampo, non si è avvistato il brasiliano Edinho. In avanti, buona la prova di Corvia, frenetica quella di Marilungo, alla ricerca del gol smarrito da sette turni.

DE CANIO INCREDULO - Visto lo stato di forma di Edinho, l'infortunio muscolare di capitan Giacomazzi, potrebbe doppiamente pesare per i giallorossi, in vista del ballo di fine anno al Manuzzi di Cesena. "Temo possa trattarsi di qualcosa di preoccupante - ha dichiarato l'uruguaiano a fine partita -. Oggi siamo stati troppo lenti, poi in inferiorità numerica, ci siamo sacrificati bene. Bella la prova dei nostri avversari. Un buon punto, ma ora pensiamo al Cesena". Concorde il parere del tecnico De Canio: "Ci aspettavamo un Ascoli con dieci uomini dietro la linea della palla e così è stato. Noi siamo stati lenti, poi è sopraggiunta l'espulsione di Vives, che, forse, avrei dovuto togliere prima, in quanto già ammonito. La mia espulsione? Ho solo detto "E' incredibile", dopo l'espulsione di Vives, ma l'arbitro Gervasoni l'ha considerata come un'offesa. Di questo non riesco a capacitarmi. Forse paghiamo pedaggio al fair-play dell'Ascoli e per il nostro non-gol di Bergamo, ma non voglio togliere i meriti ai marchigiani, sul cui valore mi ero espresso in settimana".