Le pagelle di Cerruti: Juve da 9, Milan 4. Toro sei da 3
JUVENTUS 9 - Regina di una giornata da ricordare, per il record dei gol (41) in generale, e di quelli rifilati al Milan con un netto 4-2. La Juventus che stravince senza Nedved, Buffon, Camoranesi e Trezeguet, con una doppietta di Amauri, un rigore di Del Piero e un colpo di testa di Chiellini, è anche la Juventus dei giovani Marchisio e De Ceglie. Una squadra con tante alternative, in grado di soffiare sul collo dell'Inter più di quanto dica la classifica di oggi.
NAPOLI 8 - Travolge il Lecce con la forza del gioco, prima che con le individualità. Tanto è vero che Lavezzi, il migliore in campo, non firma nemmeno una delle 3 reti al Lecce. Undicesima vittoria consecutiva by night in casa. E allora accendete sempre i riflettori su questo bel Napoli da Champions League, che ha raggiunto il Milan al terzo posto.
BOLOGNA 7,5 - Con un Di Vaio così il successo arriverà presto, avevamo commentato la settimana scorsa il quinto pareggio consecutivo di Mihajlovic. E con un Di Vaio così, ecco contro il Torino la prima vittoria, con interessi, per il nuovo allenatore. Cinque gol nella ripresa, con tripletta del neo-capocannoniere, salito a quota 12, sono un messaggio di fiducia: il Bologna oggi sarebbe salvo. A patto che non ripeta più il brutto primo tempo di sabato.
FIORENTINA 7 - Successo di ordinaria amministrazione per una squadra che ha soltanto bisogno di continuità. Contro il Catania ci pensa Mutu a sbloccare lo 0-0. Poi arriva lo spettacolare kappaò del solito Gilardino, il vero capocannoniere perché, al contrario di Milito e Di Vaio, i suoi 12 gol sono netti, senza nemmeno un rigore. Ma nel Milan non giocava...
PALERMO 7 - Torna alla vittoria in casa con un meritato 2-0 contro il Siena, che non era un avversario facile. E così stacca il Cagliari, scavalca l'Udinese e soprattutto il Catania, tornando la squadra regina della Sicilia.
ROMA 7 - Sette come le vittorie consecutive, tra campionato e Champions, con il grande merito di avere rimontato contro un bel Cagliari, dopo l'illusione del grande gol iniziale di Totti. Splendida la rovesciata di Perrotta del 2-2 e di grande carattere la rete del 3-2 all'ultimo minuto di Vucinic. E così la scalata verso il quarto posto continua.
SAMPDORIA 7 - Prima vittoria in trasferta che allontana il brutto ricordo della sconfitta nel derby, dopo un primo tempo anonimo. Senza Palombo, Franceschini e Delvecchio decide il solito Cassano, che si procura il rigore trasformato da Bellucci e poi offre a Padalino il pallone del 2-0. Il peggio sembra passato.
INTER 6,5 - Voto relativamente basso, perché tanto per cambiare deve ringraziare il solito Ibrahimovic che trasforma il 2-2 in 4-2 negli ultimi 12', regalando la prima vittoria stagionale al pubblico di San Siro con più di un gol di scarto. La presunzione di avere vinto facilmente la settima gara consecutiva in campionato gioca però un brutto scherzo alla squadra, che si affloscia come in Champions. E allora è giusto chiedersi che cosa potrebbe succedere in assenza dello svedese arrivato a 10 gol, senza rigori.
CHIEVO 6,5 - D'accordo, ha preso 4 gol dall'Inter, è stato sconfitto per l'undicesima volta in sedici partite, ed è sempre più solo in coda, a 4 punti dal Lecce quartultimo. Ma va elogiato, perché spaventa la capolista portandosi sul 2-2 e sfiorando persino il 3-2, prima di inchinarsi allo strapotere di Ibrahimovic. Una doppia impresa, perché fin qui aveva segnato soltanto 2 gol in trasferta, uno contro la Sampdoria e uno contro l'Udinese.
CAGLIARI 6 - Perde sul campo della Roma, ma la fa soffrire più del previsto ribaltando lo 0-1 iniziale in 2-1, con i gol di Conti e Jeda, poi si arrende soltanto all'ultimo minuto. Episodi a parte, conferma di essere un'ottima squadra in grado di andare al di là di una semplice salvezza anticipata.
UDINESE 6 - Il voto è la media tra l'8 per come si porta sul 3-0 e il 4 per come si fa raggiungere sul 3-3, guarda caso nel giorno in cui Marino torna alla difesa a 3. Unica consolazione lo stop alle 5 sconfitte consecutive e il recupero del miglior Di Natale, tornato a segnare una doppietta come ai bei tempi.
LAZIO 6 - Vale il discorso fatto per l'Udinese, a parti rovesciate ovviamente. Nel carattere con cui acciuffa un pareggio che sembrava impossibile c'è il ritorno al gol di Zarate, e più in generale dell'ex miglior attacco del campionato. Con la speranza di essere uscita dal tunnel della crisi dopo la sconfitta nel derby.
GENOA 5,5 - Salva l'imbattibilità casalinga nel finale con il gol dell'1-1 di Sculli, ma non è il solito bel Genoa di Marassi che la settimana scorsa aveva vinto il derby. E non va dimenticato che pareggia quando l'Atalanta è in nove, per le due espulsioni.
ATALANTA 5,5 - Va in vantaggio con uno splendido gol del sempre più bravo Floccari, giunto a quota 8. Poi, però, ha la grave colpa di complicarsi la vita da sola. Perché le due espulsioni permettono al Genoa di evitare la sconfitta nel finale. Per la serie chi sbaglia, paga.
CATANIA 5 - Regge fino al gol di Mutu, poi non ce la fa più e si arrende definitivamente al 2-0 di Gilardino. Ma al di là degli episodi, la squadra si conferma troppo fragile in trasferta, dove sbaglia troppo davanti e dietro.
SIENA 4,5 - Stranamente opaco, come ammette onestamente Giampaolo. Va sotto a Palermo e tra lo 0-1 e lo 0-2 non mostra la solita forza di reagire, tradendo proprio sul piano del gioco. Sabato sera riceve l'Inter e avrà la grande occasione per riscattarsi, non avendo nulla da perdere.
MILAN 4 - Quattro come i gol che prende dalla Juventus e come le sconfitte, sempre senza Gattuso. Le gravi assenze e l'espulsione di Zambrotta (sul 2-3) non bastano per spiegare il kappaò contro la Juventus. Difesa allo sbando, centrocampo molle, attacco improbabile, malgrado Ronaldinho, tra i pochissimi da salvare. Sfumato troppo presto lo scudetto, adesso il pericolo è quello di perdere stimoli vivacchiando all'inseguimento di un posto Champions.
REGGINA 4 - Continua a sbandare alla media di 2 gol incassati a partita. Dopo lo 0-2 in casa contro la Sampdoria sono 32 in 16 partite e di questo passo è impossibile salvarsi. Perché non basta recriminare sulla traversa di Corradi sullo 0-0.
LECCE 4 - Altro crollo senza alibi. D'accordo, a Napoli aveva perso anche la Juventus, ma la difesa di Beretta che continua a incassare gol a grappoli fa temere per il futuro. E allora guai a fallire il sorpasso sul Bologna, domenica prossima, in casa.
TORINO 3 - Ma chi gliel'ha fatto fare, caro Novellino? Il suo ritorno in panchina incomincia peggio di come aveva concluso De Biasi. I 4 gol incassati contro la Fiorentina sono diventati 5 contro il Bologna. E in particolare è preoccupante farsi rimontare due volte, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. Così, adesso, alle spalle del Torino c'è soltanto il Chievo.