Le impressioni di Gigi Cagni.....
Ai lettori del mio blog avevo promesso di parlare di tattica dopo un numero sufficiente di partite disputate sia di A che di B e di fare delle considerazioni generali sugli avvenimenti.
Dopo queste prime gare, sia dei campionati che delle Coppe, il dato che più è venuto in risalto è che NESSUNA grande squadra è in forma psico-fisica perché ha troppi giocatori fuori condizione, la maggior parte dei quali giunti dal POSTMONDIALE.
Quindi parlare di tattica diventa difficile perché se non sei al massimo della condizione fisica, non puoi rendere al meglio in quella tecnico-tattica.
Lo dimostra il fatto che in A ci siano, sia le neo promosse che le provinciali, con classifica insperata.
In B, come sempre, i pronostici sono disattesi, infatti, tolto il Siena, le
altre stanno facendo un po’ fatica perché il DOVERE VINCERE è diverso dal
vincere.
Anche di questo, nella costruzione della squadra, si dovrebbe tenere
conto. Più giocatori che HANNO VINTO hai in squadra, e più sarà probabile che tu ci riesca. Tenendo presente anche che, con 42 partite a disposizione e con un livello tecnico generale abbastanza livellato, il campionato inizia nel girone di ritorno e determinanti saranno sia la condizione psico-fisica che l’ equilibrio tattico, cosa che ti permette di avere la continuità di risultati(determinante in B).
Siamo all’inizio e già due panchine sono saltate, una in A,al Bologna, e una in B, al Grosseto.
Nessuno ci fa più caso, anzi diventa motivo di argomentazione post-gare il toto allenatore, e a questo bisogna adeguarsi. Un dato tattico comunque c’è, il rombo sta diventando una moda.
Ho sempre pensato che la ½ punta è un attaccante non completo o un c.c. di difficile collocazione e quindi, chi ha queste caratteristiche, o lo metti esterno per creare la superiorità numerica, oppure dietro la punta o le due punte.
Ho detto MODA,perché mi sembra che ci sia una tendenza esagerata di giocare con il rombo da parte di molte squadre anche se, secondo me, non hanno tutte le componenti tecnico-tattiche per farlo.
Questa è una mia opinione ISTINTIVA, in questo campo mi lascio frequentemente trasportare dall’istinto perché 40 anni di calcio me
lo permettono, perciò potrà essere smentita dai fatti, e ne sarei felice perché è un sistema di gioco che diverte e fa spettacolo.
L’assestamento dei campionati si vedrà fra 2 mesi quando tutto si sarà riequilibrato. Quello che non credo cambierà, è vedere squilibri difensivi ed errori di madornale entità, in questa fase, sia da parte dei singoli che della squadra.
Se si parla di squadra ci può essere la scusante della non perfetta condizione ma se entriamo in merito all’errore del singolo devo constatare che, la maggior parte dei difensori e dei c.c., non conoscono i principi basilari della marcatura e del contrasto.
Lo sto ripetendo alla noia, nei settori giovanili mettete dei MAESTRI
di tecnica e comportamento per fare crescere al meglio difensori di qualità. La tattica e il SAPERE COSTRUIRE IL GIOCO vengono dopo, il difensore per prima cosa DEVE SAPERE DIFENDERE. Capisco che per il giocatore o per il GENITORE può sembrare riduttivo, ma è la strada giusta per riuscire ad emergere e fare una carriera brillante e di soddisfazione.
Penso di avere messo in evidenza le poche cose che mi hanno colpito in questo momento, ma siamo solo all’inizio..