Lazaro: "Se vogliamo stare in alto in classifica le partite come quella di sabato con l’Inter sono quelle da vincere: questa è la nostra mentalità"
Alla presentazione della terza maglia del Torino al JD Store presso il centro commerciale Le Gru di Grugliasco, comune alle porte di Torino, era presente il terzino del Torino Valentino Lazaro, che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti.
Qual è il segreto di Vanoli visto che in parecchi sembrate giocatori diversi rispetto all’anno scorso? Lei come sta?
“Mi sento benissimo. Con mister Vanoli lavoriamo tantissimo sui dettagli in ogni fase del gioco: difensiva e offensiva, nell’uno contro uno. Lavoriamo davvero a lungo e in modo tosto. La mentalità della squadra c'è e tutti vogliono lavorare insieme divertendoci, siamo sulla strada giusta".
Avete un'attaccante, Zapata, che è fortissimo di testa e se gli mettete bene la palla molto probabilmente fa gol, sente la responsabilità di fare tanti cross?
“Sì, Zapata è un attaccante veramente fortissimo e tutti sappiamo che ha un grande colpo di testa. Noi giochiamo tantissimo dal laterale per andare dentro sulle punte e se la palla arriva di nuovo al laterale dobbiamo fare bei cross per lui, ma anche per Sanabria e per Karamoh. Sappiamo che abbiamo qualità in area e la possibilità di fare gol: questo è il nostro lavoro di esterni, di quinti".
Lei agisce sia sulla faccia destra sia su quella sinistra e alle volte all'interno della stessa partita un tempo lo fa da una parte e l'altro dall'altra, ma c'è una delle due parti che sente più naturale?
“No, onestamente no. Per me è lo stesso a sinistra o a destra. In carriera ho giocato in tante posizioni, in tante formazioni e penso di aver imparato a fare questo switch molto velocemente. Il mister lo sa che per me non è un problema se a metà partita, dopo il primo tempo, devo cambiare fascia. Anche la squadra lo sa, se io gioco a sinistra vengo più dentro al campo mentre a destra vado fuori e cerco subito il cross, così mi sento bene".
Lei conosceva già Vanoli dai tempi dell’Inter, si aspettava che avesse questo impatto su di voi visto che tutti parlate della mentalità che è cambiata?
“Me l’aspettavo, ma un po' sì e un po' no. Avevo lavorato con lui quasi 7-8 mesi all’Inter, ma è un'altra cosa adesso che è lui l'allenatore. Io conosco la sua mentalità e sapevo che lui avrebbe portato questa mentalità e continuità. La continuità è una cosa che dobbiamo migliorare. Credo che la squadra abbia questa qualità e vogliamo crescere anche su queste cose e anche in campo. Secondo me, è un allenatore perfetto per questo".
Il Torino non era mai partito bene come quest’anno, lei è qui da tre anni pensa che questo Toro sia il più forte di questi anni?
“Cerco sempre di migliorare per la squadra. Il primo anno, specialmente all’inizio, era andato tutto bene e poi ho avuto un infortunio al ginocchio e quando sono rientrato quasi non avevo preparazione. Quindi era difficile rientrare e l'anno dopo era arrivato a destra Bellanova e ho cambiato andando qui per la prima volta a sinistra, era un modo di giocare un po' diverso rispetto a quest'anno. Allora non era facile per me, ma adesso mi sento veramente benissimo e come hai detto il mister mi ha dato fiducia e questo è importante per me sapere che le mie caratteristiche sono buone per la squadra. Vanoli mi ha detto dal primo giorno che è questo che serve alla squadra e io cerco di fare bene".
Ma quest’anno il Torino è più forte?
“Mi sembra che la mentalità sia un po’ cresciuta e si vede, ma c'è ancora tanto da migliorare. Abbiamo visto nelle ultime due partite (sconfitte con l’Empoli in Coppa Italia e Lazio in campionato, ndr) che c'è qualcosa da migliorare, ma la stagione è ancora lunga e io credo in questa squadra".
Con l’Inter che partita ti aspetta?
“Tutti noi conosciamo che squadra è l’Inter, per me è la squadra più forte in Italia. Hanno vinto tanto e conosciamo il loro gioco e a San Siro sarà una partita difficile. Per me sarà una partita molto speciale e non vedo l'ora di giocarla. Secondo me, se vogliamo stare in alto in classifica, questi sono gli avversari da battere e le partite da vincere: questa è la nostra mentalità".