La storia delle maglie del Torino

09.07.2024 08:00 di  Redazione TG.   vedi letture
La storia delle maglie del Torino
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Società gloriosa, specialmente prima che una tragedia imprevedibile come quella di Superga potesse portare via un’intera squadra in un solo colpo. Probabilmente una di quelle che avrebbe potuto dominare il palcoscenico italiano, se non internazionale, per molti altri ancora. Stiamo parlando, ovviamente, del Torino, club fondato il 3 dicembre del 1906 e da sempre contrapposto all’altra squadra del capoluogo piemontese: la Juventus. 

La società granata può vantare un palmares di tutto rispetto: 7 scudetti, 5 coppe Italia, 3 campionati di Serie B e una Mitropa Cup. Purtroppo, la squadra dell’attuale presidente Urbano Cairo manca l’appuntamento con la vittoria di un trofeo da eccessivo tempo, se si esclude la Serie B vinta nel 2000/2001. Ma la storia resta gloriosa e inscritta anche nelle maglie vestite dai giocatori torinisti nel corso del tempo e di cui ne andremo a ripercorrere le principali tappe.

Principali main sponsor del Torino

Se c’è una cosa che, specialmente in tempi recenti, il tifoso italiano va a guardare è lo sponsor. Sia quello tecnico, ossia l’azienda che produce le maglie, sia quello principale, il logo al centro della maglia da gioco per intenderci. Questo a causa degli introiti economici che ne derivano, fondamentali nel calcio moderno, laddove tutto gira intorno ai bilanci, compresi gli acquisti del calciomercato. La comparsa dei primi main sponsor sulla maglia granata inizia solamente nel 1981, con l’arrivo di Barbero, che rimase anche nella stagione successiva sulle maglie da trasferta, mentre su quelle da casa apparve Ariostea, principale logo anche dell’annata seguente. Quindi, fu la volta di Sweda, che si legò con Adidas al Torino e rimase per ben 4 stagioni (fino all’1987-88). Dal 1989 al 1991 fu la volta di Indesit, seguita dalla prima esperienza di Beretta (1991-1993). 

Quindi arrivarono le caldaie Bongioanni nel 94/95, con SDA che prese il loro posto fino al 2000. Tra vari cambi di decisione in corsa, si arriva alla Bavaria (2003-2005) e alla Reale Mutua (2005-2008). Infine, dopo qualche anno con la maglia priva di main sponsor, è tornato per la seconda volta il logo Beretta che, insieme a Suzuki, sono rimasti fino alla stagione appena trascorsa come principali sponsor del Toro. In molti, negli anni delle maglie senza sponsor, avevano provato a chiedersi se non fosse possibile legare il proprio brand a quello di una delle emergenti sale da gioco online, come fece la Juventus ad esempio. 

Il Torino, però, non ha mai preso in seria considerazione la cosa, specialmente a partire dall’arrivo del Decreto Dignità. Si badi bene, però, che, nonostante la restrizione legislativa non permetta più alle squadre di stringere partnership con i brand di casinò, tuttavia questi rimangono attivi sul mercato digitale. D’altronde la lista dei siti con licenza ADM che possono operare come casinò online in Italia mette in evidenza proprio il numero di operatori presenti sul territorio italiano, in crescita, non escludendo che, in futuro, i granata non possano davvero trovare il modo di stabilire un accordo di sponsorizzazione con uno di quelli in caso di allentamento delle norme vigenti.

Principali main sponsor e sponsor tecnici

A livello di sponsor tecnico, il Torino non ne ebbe uno fino alla metà degli anni 70, con l’arrivo di Umbro, che produsse le maglie dei granata fino alla stagione 1978/1979. Da quel momento, per 5 campionati, subentrò Superga, che lasciò il testimone a Tixo Sport nel 1982. Il primo brand di risalto internazionale si poggiò sulle t-shirt toriniste a partire dal 1984: parliamo di Adidas, che ebbe una partnership duratura con il Torino, terminata solo nel 1990. Da quel momento si alternarono velocemente ABM, Lotto, Kelme ed Asics. 

Quest’ultima restò sponsor tecnico del Torino fino al 2008, per poi lasciare il posto a quella che è ancora la casa di produzione più longeva nella storia del club: Robe di Kappa. Il contratto fu siglato ad inizio 2008/2009 e venne terminato al termine della stagione 2018/2019: 10 anni di rapporto tra maglie più e meno apprezzate dai tifosi. Attualmente, invece, lo sponsor tecnico è Joma, con il contratto che dovrebbe scadere proprio al termine della prossima stagione. 

Evoluzione del logo del Torino

Ad essere cambiati non sono solamente sponsor tecnici o principali, ma anche altre caratteristiche della maglia torinista. A partire dal logo del club. L’originale, disegnato nel 1936 e rimasto fino al 1946, presentava uno stemma squadrato con il simbolo del toro rampante e una corona sovrastante su sfondo rosso a sinistra, e la dicitura ACT su sfondo bianco e scritta in rosso a destra. Dal 1959, invece, ci fu un primo restyling serio, con lo stemma passato a forma ovale, sempre diviso in due: cornice dorata, toro rampante con corona su sfondo rosso a sinistra e scritta A.C. Torino in oro a destra su sfondo bianco. La forma rimase ovoidale fino al 1983, giusto con alcune modifiche nella cornice e nelle scritte: “Torino calcio” prima e “TC” dopo. 

Una prima rivoluzione arrivò negli Anni ‘80, quando la forma dello scudetto divenne rettangolare e molto basic: un toro rampante stilizzato granata racchiuso in un quadrato bianco e con un riquadro granata soprastante con la scritta bianca “Torino Calcio”. Quindi, dopo un ritorno al logo precedente tra il 1990 e il 2005, il definitivo cambio di rotta, con uno stemma che è ancora oggi quello portato dai giocatori sulle maglie. Tipica forma dello scudetto da calcio arrotondata, con toro bianco su sfondo granata, a sinistra dell’animale la data di fondazione 1906 e a destra la dicitura “FC” che completa quanto scritto in granata nel riquadro bianco superiore: “Torino”. 

Le magliette flop e le magliette top

Come in ogni cosa che si fa, anche nella produzione delle magliette del Torino ce ne sono state alcune considerate Top e Flop dai tifosi. Tra le prime si segnala certamente quella bianca da trasferta marchiata Adidas della stagione 89/90, che fa scopa con quella da casa del 48/49, rigorosamente tutta granata e con lo scudetto dal lato sinistro, ancora senza logo e sponsor vari. Molto apprezzata anche la terza maglia, nera, della stagione 1999-2000, alla pari della terza blu navy del 2021-2022 realizzata da Joma. Tra gli esperimenti “fallimentari”, invece, possiamo annoverare la terza divisa arancione del 2017/2018 della Kappa, quella granata e verde acqua del 2020/2021 e quella blu e granata del 2019/2020, queste ultime a firma di Joma entrambe. Chiude questa specialissima classifica la maglia verde, sempre terzo kit, a firma Kappa del 2018/2019, con strana trama damascata e colletto giallo.