La ricetta di Cairo, meglio pochi ma buoni
I rinforzi arriveranno, ma saranno pochissimi e solo di qualità. Soprattutto il presidente non vuole indebolire la squadra vendendo qualche pezzo da novanta (tipo Bianchi che potrebbe rientrare in una eventuale trattativa con la Fiorentina, alla ricerca di un bomber, per Ljajic). Però la filosofia presidenziale è semplice e ribadita da sempre: meglio pochi ma buoni.
Ventura e Cairo si sono sentiti telefonicamente e il mister ha voluto sottolineare che chi arriva deve essere più forte di chi c’è già. "La squadra ha qualità, ma la miglioreremo ancora. Il Torino c’è ed è ben presente sul mercato. Nessuno dorme e se si presenterà qualcosa d’interessante ragioneremo insieme", ha detto il presidente a La Stampa. "È un mercato strano, di soldi ne girano pochi, ma se necessario farò la mia parte. L’importante è che arrivi gente capace di dare un contributo vero, che sappia stare al proprio posto e rispondere quando chiamata. Cerchiamo giocatori così. Quanti? Non importa il numero, ma il piede e la testa". Si parla di non più di due nuovi innesti, con le eventuali partenze di Odu e Pagano. Potrebbe rientrare anche un secondo portiere, qualora dovesse andarsene Morello e Gomis non fosse giudicato all'altezza di fare da secondo a Coppola. L'ideale per Bianchi sarebbe Marchionni, utile indubbiamente a fornire quei cross che mancano all'attaccante granata.