La proposta di Federsupporter in 7 punti per salvare il calcio in crisi
Lo scenario di sostanziale fallimento del sistema calcio, così come evidenziato nell’allegata relazione e certificato dai bilanci delle società al 30 giugno 2020, recentemente pubblcati, richiederebbe interventi strutturali e non contingenti.
Un piano cioè a medio termine che coinvolga componenti private e pubbliche, Istituzionali nazionali e sportive, con le rispettive competenze e responsabilità, nella ricostruzione di un settore, ora universalmente riconosciuto fallito, strategico per la nostra economia, in presenza della complessiva filiera imprenditoriale che attiva, direttamente e indirettamente.
Di seguito la proposta di Federsupporter:
1) consolidamento dell’indebitamento a breve con il sistema bancario, con rientro in 5 anni ad un tasso di interesse in linea con il tasso dei titoli pubblici;
2) congelamento degli oneri fiscali esistenti al 30. 06.2020 relativi agli emolumenti dei dipendenti, con pagamento nell’arco di 5 anni, franco interessi;
3) rafforzamento patrimoniale da parte degli attuali azionisti di riferimento, sia sotto forma di aumento di capitale, sia con l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili a condizioni di particolare favore per i risparmiatori;
4) introduzione del “salary cap” che preveda un costo totale del lavoro in una percentuale non superiore all’80% del valore della produzione , al netto delle plusvalenze da cessione calciatori;
5) garanzia statale sull’indebitamento per investimenti in impianti sportivi, su aree pubbliche sia di nuova costruzione sia di ristrutturazione;
6) tracciamento presso la FIGC dei flussi finanziari nelle operazioni di acquisto/cessione di calciatori non italiani;
7) istituzione presso la FIGC di una “borsa valori” dei cartellini dei giocatori che costituisca un riferimento oggettivo nelle operazioni di market trading e che impedisca il “valzer” delle plusvalenze fittizie.
Alfredo Parisi
Presidente Federsupporter