La Lega lavora all'accordo con DAZN sui diritti tv per 5 stagioni: Lotito ha un ruolo chiave
Nel 2024 scadrà il contratto attuale della Serie A con DAZN per la trasmissione delle partite del campionato ed il mercato preannuncia una flessione brutale, di quasi un terzo del valore, rispetto agli oltre 900 milioni di euro del 2021. Secondo quanto riportato da La Repubblica, c'è però un piano per provare per cambiare le cose.
Se, al contrario di quanto prevede la Legge Melandri, si potessero vendere i diritti non per 3, ma per 5 anni (come avviene in Spagna), le cose cambierebbero, anche per DAZN, che potrebbe garantire cifre più alte. In più si potrebbe aprire il mercato a nuovi partner come Amazon, che aveva mostrato interesse, e non è l'unico operatore. Il problema è che serve un intervento normativo per modificare una legge dello Stato e qui entra in scena Claudio Lotito, appena eletto in Senato con Forza Italia.
Il presidente della Lazio ha ottenuto rassicurazioni sulla possibilità di presiedere una commissione parlamentare e diventerà il primo sostenitore di una riforma della Melandri per poter valutare con più calma, con più soldi dalle tv, anche il piano B del calcio: l'ingresso dei Fondi di investimento nella Lega Serie A. Sul tavolo i presidenti hanno ricevuto varie manifestazioni di interesse, sicuramente quella del fondo Starlight Capitals e quella del "consorzio" di fondi Carlyle, Apax e Threehills.
Venerdì si parlerà di strutturare la Lega in una Media company. Ma l’ipotesi di lavoro che potrebbe emergere in corsa è un’altra: creare, insieme alla MediaCo, anche una società di distribuzione. E offrirne una fetta a un Fondo d’investimento: anche il 70%. Così, i club resterebbero titolari esclusivi dei diritti del campionato. Resterebbe il tema della governance, che i club non vogliono cedere, ma la guerra dei Fondi è appena iniziata.