L'annuncio del Premier Conte: "Disposta la chiusura delle attività non necessarie per produzione beni essenziali"
Il Premier Giuseppe Conte, in una diretta Facebook indetta al termine della riunione straordinaria di oggi, dove si è confrontato con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, ha annunciato la chiusura di tutte le attività non necessarie per produzione di beni essenziali. Queste le parole del Primo Ministro, riportate da TuttoMercatoWeb.com: “Ho scelto di rendere tutti voi partecipi della sfida che siamo chiamati ad affrontare, la più difficile dal secondo dopoguerra. In questi giorni durissimi siamo chiamati a fronteggiarci con immagini che ci feriscono e che ci toccheranno anche quando tutto sarà finito. Questi decessi sono un dolore che si rinnova, non sono semplici numeri, ma storie di famiglie che perdono gli affetti più cari. Le misure fin qui adottate richiedono tempo per mostrare i loro effetti. Bisogna continuare a seguire le regole con responsabilità e con fiducia. Sono misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative, In questo momento dobbiamo resistere perché solo così riusciremo a tutelare noi stessi e le persone che amiamo. Il nostro sacrificio di restare a casa è minimo se paragonato al sacrificio di altri cittadini. C’è chi sta rischiando e rinunciando a molto di più, penso in particolare ai medici, agli infermieri, alle forze dell’ordine, alla protezione civile, ai commessi, agli autotrasportatori e ai servizi di informazione. Uomini e donne che non vanno solo a lavorare ma che compiono un atto di responsabilità verso tutta la Nazione. Oggi abbiamo deciso di compiere un’altro passo: la decisione presa del Governo è quella di chiudere ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantirci beni e servizi essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati per stilare una lista delle filiere di pubblica utilità, quelle più necessarie per il funzionamento dello stato. Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati e i negozi alimentari e di prima necessità. Non c’è nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati, non c’è bisogno di creare code. Resteranno aperte le farmacie, verranno assicurati i servizi postali, bancari, i trasporti, tutte le attività connesse e accessorie a quelle consentite. Consentiremo, al di fuori delle attività essenziali, solo attività svolte in smartworking. Rallentiamo il motore produttivo del Paese, ma non lo fermiamo. È una decisione che ci aiuta ad affrontare il momento più pesante del contagio e contenere la diffusione dell’epidemia. L’emergenza sanitaria si sta tramutando in piena emergenza Economica ma a tutti dico che lo Stato c’è, lo Stato è qui. Queste misure ci permetteranno di rialzare la testa e di ripartire quanto prima. Tutti devono chiudersi come una catena a difesa del bene già prezioso, la vita. Se dovesse cedere anche un solo anello questa barriera di protezione verrebbe meno, esponendoci a pericoli più grandi per tutti. Queste rinunce che oggi vi sembrano un passo indietro ci permetteranno di riprendere domani la rincorsa e di ripartire più forte e ritornare presto nelle nostre fabbriche, nei nostri uffici, tra le braccia dei nostri parenti e amici. Stiamo rinunciando alle abitudini più care, lo facciamo perché amiamo l’Italia, ma non rinunciamo al coraggio e alla speranza nel futuro. Uniti ce la faremo”.