Juventus e Torino, riscatto per due
Le due squadre di Torino disputeranno il prossimo turno in anticipo e a qualche ora di distanza l'una dall'altra. I granata sbarcano ad Ascoli, la Juventus ospiterà la Fiorentina. Entrambe dovranno rilanciarsi con avversarie degne di estrema considerazione. La Juventus è al centro dell'attenzione anche per "faccende" mediatiche che la investono direttamente e non. L'esternazione rabbiosa di Lippi, a conclusione della gara di Parma e le apre critiche che ne sono seguite, dimostrano che se il ct, come pare, entrerà a far parte della squadra di Blanc, la Juventus avrà molti meno estimatori tra i titolati della carta stampata. Così come pochi, Lippi ne ha a Parma. Anche Moggi ha avuto qualcosa da dire in questi ultimi giorni. Forse,avrebbe fatto meglio a parlare quando le strategie tessute nell'ombra ai suoi danni e ai danni della società, di cui sospettava l'esistenza, erano attuali. Dunque in tempi non sospetti, anticipando verità che con il tempo si sono ridotte ad attenuanti. Ormai è tardi, e per i tifosi l'amarcord è più triste che rievocare la B.
E' bene allora, guardare al futuro. I viola si presentano a Torino con un Gilardino in forma mondiale. Ferrara invece fa la conta dei suoi, tra infortuni e giocatori di rientro dagli impegni con le rispettive nazionali. Può però sorridere per i quanto mai provvidenziali recuperi di Diego e Sissoko. Pedine fondamentali per tenere alta la squadra e mettere in difficoltà la Fiorentina sulle fasce. L'intenzione è infatti quella di tenere le linee corte e produrre un pressing intenso. Il maliano e Felipe Melo potrebbero dunque far coppia per la prima volta a centrocampo, almeno per uno spezzone di gara. Resta invece il dilemma Camoranesi, un rompicapo che Ferrara, dopo Monaco e Palermo, deve risolvere in fretta. In attacco ci sono buone chance per Trezeguet, il francese ha dimostrato di essere recuperato e scalpita. Non può, e non vuole, partire sempre dalla panchina.
Quel che non manca è la fiducia, anche in virtù di un potenziale fino ad ora inespresso. Materazzi, che solitamente è "misurato" nei confronti dei bianconeri, confessa un certo riguardo: "La Juve faceva paura anche l'anno scorso, perché penso che abbia un gruppo di ferro che non molla mai, che può dare del filo da torcere e che ha grandi qualità, quindi fino alla fine ce la giocheremo con loro". Un gruppo che pensa di rafforzarsi già a gennaio. Oltre al solito Pandev, si delinea sempre di più lo scambio Marco Motta-Molinaro. Ma prende piede anche un certo interesse per Mesto del Genoa. Si cerca inoltre un centrocampista di prospettiva, ma intanto arrivano i complimenti per un acquisto già concluso:"Melo è un campione. Con pochi eguali al mondo nel suo ruolo.-ha dichiarato il Ds viola, Corvino- Inter e Juve si giocheranno lo scudetto fino all'ultima giornata, avere Melo dalla propria parte può risultare decisivo, non ho dubbi". Mercato in fermento anche per il Toro, sia per necessità che per opportunità. Da una parte, le difficoltà spingono altri club ad interessarsi ai giocatori di talento: Angelo Ogbonna, secondo la stampa britannica, è infatti al centro dei pensieri di Arsenal e Manchester City. Per altro verso è Cairo a spingere per un cambiamento radicale. Si pone la questione di un gruppo che persa la A, dovrebbe, per potenziale, non sentire la vertigine della risalita.
Nel mirino, sopratutto il capitano. Di Michele è apparso in difficoltà mentale e fisica, e probabilmente solo l'infortunio di Gasbarroni gli eviterà la panchina. Dopo tutto lo stesso giocatore, si è definito non indispensabile. Dal vertice societario è emersa comunque l'esigenza di cambiare. E' possibile, dunque, che venga rispolverato il 4-3-1-2. Belingheri potrebbe essere schierato sulla trequarti, alle spalle di Bianchi. A centrocampo, Loviso, in regia, a sugli esterni Coppola e Diana. In difesa: Colombo, Loria, Ogbonna, Rubin. Una formazione segnata anche dai forfait di Rivalta e Zanetti. Colantuono si è preso la squadra sulle spalle, affermando: "Gradirei che le pesanti accuse subite dai giornali fossero rivolte anche a me, e non solo ai giocatori". L'unica esternazione funzionale al bene del gruppo, rispetto alle tante buone intenzioni sbandierate. e poi lasciate puntualmente nello spogliatoio. Ricorre però in questi giorni l'anniversario di Gigi Meroni, sarebbe opportuno onorare la memoria di chi è stato capace di riflettere in campo lo spirito Toro, come pochi. Vola farfalla granata, vola ...