Italia, Mancini: "Si può anche giocare a giugno. Taglio degli stipendi? Quello che non si fa ora si può protrarre nel tempo"

20.03.2020 16:38 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Italia, Mancini: "Si può anche giocare a giugno. Taglio degli stipendi? Quello che non si fa ora si può protrarre nel tempo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il ct azzurro Roberto Mancini è intervenuto oggi a RadioUno per parlare della situazione Coronavirus nel calcio, nella nota trasmissione Un giorno da pecora.

"Mi fa molto effetto vedere quello che sta accadendo, le molte persone che vengono a mancare ai propri cari, è terribile quello che sta accadendo. È un dispiacere che non si possa giocare ma se si risolve questa situazione si può anche andare a giocare a giugno".

Sulla ripresa degli allenamenti a breve e anche delle partite ad aprile è stato un po' scettico: "Non so tutte le situazioni, è un po' difficile, i giocatori avranno bisogno di allenamento prima di ricominciare a giocare. Ci sono squadre che sono state fermate da molto tempo, ma si può riprendere da una situazione anomala che nessuno ha mai vissuto. Se poi si dovessero recuperare le partite, saranno veramente ravvicinate".

Dubbioso il ct anche sul taglio degli stipendi ai calciatori: "Non lo so. Qui bisogna vedere, il calcio si è fermato ma, a meno che non si possa ricominciare per i prossimi sei mesi, allora il discorso sarebbe diverso, i giocatori, anziché fermarsi a metà maggio, smetteranno a luglio. I mesi che non hanno giocato li recupereranno dopo. La speranza è che questo virus scompaia in fretta, poi ci vorrà un pò di tempo. Non ho idea, forse dopo si giocherà a porte chiuse. È difficile fare previsioni".

Su come passa le sue giornate, il Mancio ha risposto: "Era un momento in cui ci stavamo preparando per gli Europei, studiavamo gli avversari, ora continuo a vedere delle cose per lavoro ma leggo anche un po', faccio un'ora di corsa sul tapis roulant o sulla cyclette".