Inter, Spalletti: “Il Torino ci ha fatto correre e perdere metri togliendoci lucidità”
L’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, in conferenza stampa ha commentato la sconfitta con il Torino. Ecco che cosa ha detto.
E’ mancato solo il cinismo oppure c’è anche altro che non le è piaciuto della sua squadra con il Torino?
“In genere quando si perde se uno vuole ha sempre del materiale per andare a trovare qualche cosa, però, complessivamente la partita è stata fatta e per certi versi e a lunghi tratti anche bene. In alcuni momenti avremmo dovuto essere più bravi nelle letture e nella gestione dell’equilibrio poiché non avremmo dovuto subire le loro ripartenze che ci hanno costretti a buttare via corsa e metri facendoci mancare un po’ di lucidità quando ci voleva”.
E’la quarta sconfitta e tutte con squadre inferiori all’Inter e che hanno utilizzato il minimo per ottenere il massimo, come mai?
“Non lo so. Quattro sconfitte non sono moltissime, però, è chiaro che il modo di stare in campo e di gestire la partita diventa fondamentale e oggi la palla in alcuni momenti viaggiava con meno fluidità. Ci abbiamo messo troppo a fare delle scelte, la qualità tecnica della trasmissione dei passaggi e delle scelte doveva fare maggiormente la differenza e su questo non siamo stati così veloci e bravi come altre volte, soprattutto nell’ultimo periodo, però, poi le abbiamo fatte le azioni che potevano portarci ad essere in vantaggio”.
L’esclusione di Rafinha all’inizio era dovuta al fatto che il ginocchio andava gestito, forse lui avrebbe dato maggiore fluidità al gioco?
“Può darsi. L’ho lasciato fuori per averlo poi quando si avrebbe auto più spazio per gestire la partita e nel primo tempo avrebbe fatto più fatica poiché aveva già giocato due partite da titolare e tre partite in una settimana sono tante per uno che è due anni che non gioca. Secondo me aveva denotato che era il momento di tirare un po’ il fiato”.
Guardando le statistiche si fa fatica a capire come mai l’Inter ha perso perché avete tirato più in porta e avuto più possesso palla del Torino. E’ mancato il cinismo, Sirigu è stato bravo?
“Sirigu è stato molto bravo e il Torino ha fatto una partita attenta sotto l’aspetto della fase difensiva e non ci hanno mai concesso la profondità. Si sarebbe dovuto tenerli lì sfruttando la linea a cinque difensiva e bisognava fare bene le chiusure difensive non permettendogli di uscire. Non ci siamo incastrati bene quando poi abbiamo perso palla. Come dicevo prima, ci è costato fatica a causa di queste lori riconquiste che ci hanno fatto perdere un po’ di qualità. Questo per andare a cercare il pelo nell’uovo. Ci sono girati contro dei dettagli che era più facile che andassero nel verso opposto. Dopo un controllo la palla che invece di sfilare batte contro il ginocchio di Perisic, sul tocco all’indietro di Perisic a D’Ambrosio la traiettoria s’allunga un po’ e il Torino va in vantaggio. Se D’Ambrosio non si fosse trovato in quella posizione Perisic avrebbe dato una pedata alla palla mandandola in calcio d’angolo, poteva calciare con più forza e non solo appoggiarla al compagno. In mezza torsione è scivolato e non ci è arrivato, ma nel posizionamento c’era perché tutti hanno visto che aveva recuperato e che poteva dare la palla. Si poteva andare più forte a prendere la porta, con maggiore decisione da parte degli atri difensori se non avesse recuperato, invece, poi c’è stato un momento che avevamo ripreso palla, ma subito dopo è stata persa”.