Il Toro cerca i colpevoli: Olimpico e prato mobile

01.11.2008 16:58 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Stampa.it
Il Toro cerca i colpevoli: Olimpico e prato mobile
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Il Toro maledice la zolla di Abate, il giardiniere trema per Italia-Argentina di rugby del 15 novembre e la Juve prosegue nel suo contenzioso col Comune per farsi rimborsare i 150.000 euro anticipati in fretta e furia per rifare il campo. Non c'è pace per il prato dell'Olimpico, ormai messo sotto accusa manco fosse il parente stretto di San Siro. Neanche la totale rizollatura del rettangolo verde, effettuata poco meno di due settimane fa con 26 tir provenienti dalla Germania, ha placato le critiche e le polemiche di chi ci gioca sopra e continua a pagare dazio. L'ultimo ad essere colpito dalla sortilegio dell'ex Comunale è stato il Torino. Un improvviso cedimento del terreno in Toro-Atalanta ha messo ko Ignazio Abate al 32' della ripresa. Un incidente stupido, dovuto ad un tratto di prato non bene assestato sulla fascia destra, e ora De Biasi ha un problema in più. L'esterno destro dell'Italia Under 21 dovrà stare fermo più di un mese, ma rischia di tornare a giocare solo nel 2009, per una distorsione alla caviglia destra con lesione parziale del legamento peroneo astragalico anteriore.

Tutto colpa del prato rifatto? "Lo stato del campo è ottimo - commenta Roberto Bosco, il giardiniere di fiducia di Juve e Toro che ha curato l'intervento straordinario - solo che può succedere che su 8000 metri lineari di zolle, qualcuna non sia perfetta e possa dare problemi. Ci vorranno ancora due settimane per poter valutare complessivamente l'opera, ma l'erba è viva ed ha attecchito come previsto». Spiegazioni tecniche che però non calmano la rabbia del Toro. «Mi sembra un incidente assurdo - commenta Urbano Cairo - anche perché i lavori di rifacimento si erano appena conclusi. Vedremo cosa si potrà fare, ma intanto abbiamo perso Abate».
Il risarcimento del danno, grazie alla doppia polizza (obbligatoria e patrimoniale) stipulata con Reale Mutua, non stempera gli animi granata. Anche perché la vicenda del prato è ancora sospesa: chi pagherà il conto finale?. Il Torino, non ritenendo una priorità la questione del terreno, a inizio ottobre non accettò di partecipare alla divisione dei 150.000 euro per mettere le nuove zolle al posto dell'erba distrutta della pianta infestatrice Poa Annua. La Juve, che non poteva giocare col Real su un campo da beach soccer, pagò subito ma aprì un contenzioso col Comune, tuttora in corso.

«Il prato è sempre stato gestito dalla Semana incaricata dalle due società - spiega Renato Montabone, assessore comunale allo Sport - e quindi tocca a loro pagare. Noi non centriamo nulla ed è un po' come se il proprietario di casa dovesse pagare il tinteggio delle mura dell'affittuario». Come se non bastasse, sulle fragili zolle dell'Olimpico incombe la paura della sfida di rugby Italia-Argentina. Si gioca tra due settimane e il rischio è che le possenti spinte dei trenta in campo assestino il colpo finale al prato di Torino.

 

Gianluca Oddenino