Il Lecce delle meraviglie e la favola Novara. Ma il Mantova piange
Tutto volge in favore del Lecce, la marcia trionfale di una squadra quasi perfetta sembra passare inosservata di fronte alle vicende che vedono sempre più la crisi calcistica occupare le prime pagine dei giornali. Il Mantova di Fabrizio Lori sta per scomparire, tra voci di messa in mora e cessioni cambierà presto proprietario. Dalla favola della Serie A all'incubo nel giro di sei anni e ora lo spettro della Lega Pro è sempre più consistente. Il 6-0 contro il Cittadella è l'ultima firma, quasi fatale, per i colori biancorossi che dovranno riprendersi per una nuova strada. Il Gallipoli, eppure, dopo l'ultimo successo casalingo contro la decaduta Salernitana, ci crede con 40 punti e quindi tutto è ancora vivo, nonostante la crisi societaria che vede il patron D'Odorico dimissionario insieme a tanti altri adii. Padova, Frosinone e Triestina, nella lotta per la salvezza, non possono ancora fare sogni tranquilli.
Tanti rumors in una settimana ricca di capovolgimenti di fronte. Francesco Moriero esonerato dalla panchina dei ciociari, al suo posto Carboni. La bagarre sembra non dare pace a nessuno lì in fondo. Allo stesso modo anche al vertice della classifica non si scherza, Lecce a parte. I salentini sono apparsi gli unici costanti di questo torneo: pochi errori e un attacco da grandi meraviglie. Il tridente Di Michele, Corvia, Marilungo fa sognare ad occhi aperti una Serie A solo da accarezzare, mentre dietro incalzano Cittadella, trascinato da un Ardemagni strepitoso, Sassuolo, Brescia e Cesena. Giacomazzi già chiama Chevanton per riallestire il Lecce dei tempi migliori, ma è ancora tutto prematuro. I gol di Eder non bastano all'Empoli per rientrare nei giochi, sono preziosi quelli di Antenucci dell'Ascoli per dare ormai la certa salvezza ai bianconeri. I grandi bomber sembrano allettare un po' tutti gli addetti ai lavori. Mondonico, per esempio, ha spolverato dal cilindro Omar Torri, capace di realizzare la prima tripletta storica nei professionisti dell'AlbinoLeffe. Se da una parte Cellini e Ruopolo hanno già le valigie pronte per salutare le rive del Serio da svincolati, il patron Andreoletti già costruisce il futuro della propria Celeste a partire dalla punta Torri, il giovane difensore Luoni e il centrocampista Previtali, capitano e anima del team seriano.
Tra le liete notizie c'è la promozione del Novara. Gli ultimi minuti sono sembrati un'eternità, ai 7.500 tifosi azzurri che erano stipati sugli spalti dello stadio "Piola" domenica scorsa. Il 3-3 maturato con un'emozionante altalena di gol nella partita con la Cremonese ha garantito al Novara Calcio, capolista dalla prima giornata nel girone A della Lega Pro (ex C1), il ritorno in serie B. Al triplice fischio finale la gioia, trattenuta per 33 anni (l'ultima apparizione degli azzurri in B era datata giugno 1977), è esplosa in tutto lo stadio. La festa (peraltro già pronta da tempo) che riporta in B la squadra che non giocava più nella serie cadetta dai tempi del mitico Udovicich.