Giulio Meozzi (intermediario dell'operazione) racconta i retroscena della trattativa col Toro per Munir
Giulio Meozzi e Nunzio Marchione, intermediari dell'operazione che stava per portare Munir (poi finito all'Alaves) al Toro, hanno raccontato perchè la trattativa è sfumata quando sembrava di essere ad un passo dalla chiusura. Meozzi: "Per la prima volta avevamo proposto il giocatore al Torino intorno alla metà di agosto, ma le condizioni dell'affare in quel momento non avevano incontrato il gradimento dei granata. Poi è spuntata la possibilità legata al Crystal Palace che era intenzionato a pagare tutto il cartellino. In realtà però non si è arrivati alla conclusione della trattativa così abbiamo riproposto Munir al Toro negli ultimissimi giorni a condizioni diverse rispetto alle precedenti. Il Toro era interessato e abbiamo limato l'offerta da una parte e dall'altra: c'era l'ok del Barça ma sapevamo che i granata stavano portando avanti pure l'operazione Niang su cui c'era la preferenza del tecnico. Se non fosso stato trovato l'accordo con il Milan, Munir era pronto per il Torino. L'ok del Barça è arrivato l'ultimo giorno di mercato intorno alle 17,30 e i granata avevano già chiuso, da poco, con Niang. L'operazione sarebbe andata in porto sulla base di un prestito oneroso da un milione con riscatto obbligatorio fissato a diciassette se avesse fatto trenta presenze da 45 minuti".Munir El Haddadi è stato davvero ad un passo dal Torino".