Foschi amareggiato per la situazione
Non è un bel momento per il Torino e l'entusiasmo vissuto in estate si è trasformato in un mezzo flop invernale. Ma c'è ancora tempo per riemergere da questa situazione difficile. Foschi è amareggiato più che per il risultato per la contestazione a Cairo che, secondo il ds granata, non merita affatto, avendo sempre messo passione e denaro.
L'addio di Colantuono è spiaciuto molto a Foschi: "E’ stato sfortunato. Per me il suo esonero è una grande sconfitta: umana e professionale", la stessa cosa che disse di Camolese dopo che non è stato riconfermato a giugno (ma si dice fosse tornato nuovamente in corsa due settimane fa per sostituire proprio Cola). Foschi ricorda quanto successo in estate: "Io a Cairo avevamo in testa alcuni allenatori: uno in particolare con certe caratteristiche, ma non è stato possibile prenderlo (Giampaolo o Delio Rossi? ndr). Tra i candidati c’era anche Colantuono. E sono stato io a posare la sua figura sul tavolo di Cairo. L’abbiamo preso assieme, ma la decisione di puntare su di lui è stata mia", dichiara Foschi al Tuttosport, che poi conferma lo stesso iter seguito per Beretta.
Il ds granata precisa anche sul mercato estivo: "Ogni operazione è stata decisa dal sottoscritto insieme a Colantuono, con l’avallo di Cairo. Certi giocatori sono riuscito a prenderli, altri no. Questo è il mercato. Accade sempre così, a tutti. Ma Cairo non mi ha messo paletti. E non ha preso giocatori di sua iniziativa".