Fiorentina, scouting granata: niente Izzo, ma tanti i potenziali nomi
Al di là dell'importanza intrinseca della gara, l'appuntamento del Franchi di venerdì sera, per i vertici viola, dovrebbe rappresentare un momento di scouting, con occhi aperti su un discreto numero di protagonisti granata. Certo, mancherà Armando Izzo, da tempo accostato alla Fiorentina, forse più per la necessità di trovargli una nuova collocazione che per l'effettivo interesse di Rocco Commisso. Ma per i gigliati i nomi potenzialmente in ballo, nel prossimo futuro, specie se il Toro si ritroverà faccia a faccia con lo spettro della retrocessione.
In primis, naturalmente, Andrea Belotti. Se infatti le big in senso stretto, dall'Italia e da oltre confine, saranno tiepide nei confronti del Gallo, a cui certo, da membro fisso della Nazionale, non si potrà chiedere di seguire i colori granata in B, in caso di retrocessione, potrebbe essere proprio la Fiorentina e tentare di affondare il colpo, e assicurarselo, a occhio e croce, per una trentina di milioni o poco meno. Si passerebbe poi alle forze giovani e fresche del reparto difensivo: in particolare Wilfried Singo, in direzione del quale una corsa forsennata da ogni parte d'Europa si scatenerà, a breve, a prescindere dalle sorti del Toro, con un occhio aperto anche su Lyanco e Alessandro Buongiorno, specie quest'ultimo, se continuerà a scalare posizioni nella gerarchia granata.
C'è infine il centrocampo, in quasi costante divenire a Firenze, tra il lancio di giovani verso i vertici del calcio, le permanenze e i ritorni di numerosi veterani. Uno dei nomi potenzialmente caldi è quello di Sasa Lukic (in foto), candidato credibile a raccogliere l'eredità di Giacomo Bonaventura. Nel recente passato, inoltre, i viola avevano seguito tre degli attuali granata: il lungodegente Baselli, un Gojak finora per lo più inespresso, e un Linetty almeno parzialmente involuto, rispetto ai suoi momenti migliori alla Samp. Quotazioni e favori, però, mutano vorticosamente, e una seconda parte di stagione che sorrida di più, a ognuno di questi tre, può cambiare nuovamente le carte in tavola.