Euro e variante Delta: la UEFA non sposta la finale da Londra. Ma per gli inglesi Roma è vietata e il governo dice ai tifosi "Non andate"

30.06.2021 13:06 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: La Gazzetta dello Sport e Tmw
Wembley
TUTTOmercatoWEB.com
Wembley
© foto di Uefa/Image Sport

Sarà difficile, quasi impossibile, cancellare le semifinali e la finale a Wembley di questo europeo. Le pressioni dell’Unione Europea per giocare in condizioni di maggior sicurezza, di fronte al rialzo dei contagi Covid nel Regno Unito – ieri 20.479 nuovi positivi –, sotto la spinta della variante Delta, non hanno per ora intaccato la posizione dell’Uefa. La variante Delta - sottolinea La Gazzetta dello Sport trattando l'argomento - sta diventando prevalente in altri paesi, ma in Inghilterra le cifre sono davvero preoccupanti. La vaccinazione massiccia – l’84,6% della popolazione ha ricevuto la prima dose, il 62,1% ha completato il ciclo – protegge dal virus gli adulti, ma gli Under 30 sono i più colpiti da quella che ormai viene classificata come terza ondata. Organizzare tre gare a Wembley, con 60 mila spettatori a match, significa che in cinque giorni si ammasseranno 180 mila persone. Sullo sfondo, i quarti dell’Inghilterra a Roma, dove i fan inglesi non possono in teoria andare per la quarantena e perché il Regno Unito non ha aderito al passaporto vaccinale.

Il nodo quarantena - Cinque giorni di quarantena, come previsto dall'ordinanza, ma ne mancano solo quattro alla partita. Diventa un caso diplomatico il quarto dell'Europeo tra Inghilterra e Ucraina in programma il 3 luglio all’Olimpico. "La prossima tappa degli Europei di calcio porterà tifosi provenienti dall'estero a Roma il 3 luglio per la partita Inghilterra-Ucraina. Ricordo che è in vigore, per motivi di contrasto alla pandemia e alla variante Delta, l'ordinanza per la quarantena di 5 giorni rivolta a tutti coloro che provengono dalla Gran Bretagna, la quarantena deve essere rispettata", ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Qualcosa non torna - La quarantena è stata decisa dal Governo italiano lo scorso 18 giugno per chi arriva dalla Gran Bretagna dopo che la variante Delta ha fatto di nuovo impennare i contagi: chi c’è stato nei 14 giorni precedenti deve autoisolarsi per 5 giorni all'arrivo in Italia (in pratica, un tifoso inglese che parte oggi per Roma dovrebbe rimanere in isolamento fino al 4 luglio, il giorno dopo la gara dell'Olimpico) dopo di che deve sottoporsi a un tampone. All'Olimpico saranno ammessi - così come per le tre precedenti partite - 16mila spettatori. Il 68% dei biglietti è già stato venduto prima di conoscere chi fossero le due contendenti, mentre il restante 32% è stato ripartito ieri dopo l'esito degli ottavi di finale, tra le federazioni di Ucraina e Inghilterra. Ad entrambe andranno 2.500 biglietti, che rischiano di restare invenduti nel Regno Unito.

Il governo inglese prende posizione - Intanto, prende posizione anche il governo britannico, che invita i tifosi inglesi a evitare la trasferta a Roma. "La nostra richiesta è di tifare la nazionale da casa, ed esultare davanti alla tv più forte che si può", ha detto Anne Marie Trevelyan, Sottosegretaria al Commercio. "La sfida è farci sentire fino a Roma - ha aggiunto - Sono sicura che sapremo sfruttare l'occasione per sostenere al meglio la nostra fantastica nazionale".