Ebagua, un assolo sotto la curva
E' quello che sogna Giulio Ebagua, di segnare un gol sotto la Maratona e andare a mimare il suono della chitarra davanti al suo pubblico, con un gesto alla Batistuta, ma meno militaresco e più dylandiano. Forse dal ragazzo cresciuto a San Salvario c'era da aspettarsi qualche gol in più e per fortuna è rimasto Bianchi, perchè se mai fosse stato l'ex delle giovanili granata a sostituirlo sicuramente il Toro avrebbe qualche punto in meno. Lassù si sta bene come conferma proprio l'attaccante nigeriano: "L'aria è frizzante, di montagna. Stiamo attraversando un periodo molto bello, per i risultati e anche per il gruppo. Ma andiamo piano con i trionfalismi: sappiamo benissimo che i campionati non si vincono a novembre".
La gara di Sassuolo, pur essendo stata assai monotona ha chiarito come il Toro può mantenere la testa della classifica, senza montarsi la testa: "Ogni partita di campionato rappresenta per noi una verifica, sempre importante. Il match di Modena contro il Sassuolo ha semplicemente confermato che il Toro è una squadra tosta, che non molla mai e che sa cavarsela pure in situazioni complicate". La massima è semplice e redditizia: "Quello che conta è vincere quando si può e non perdere se non si può vincere". Ma il segreto in fondo è semplice: "Siamo una gran bella squadra. Abbiamo un bravo allenatore e un ottimo staff".