De Silvestri: “Un onore confrontarci con squadre come il Liverpool, ma dobbiamo migliorare”

08.08.2018 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Liverpool Elena Rossin
Lorenzo De Silvestri
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Lorenzo De Silvestri
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il terzino del Torino, Lorenzo De Silvestri, ha commentato l’amichevole persa con il Liverpool e fatto il punto a pochi giorni dall’inizio degli impegni ufficiali di questa nuova stagione. Ecco che cosa ha detto ai giornalisti presenti all’Anfield:

Lei è stato un po’ l’emblema del Torino: partenza in difficoltà e dopo aver subito gol vi siete ripresi difendendovi e ripartendo quando potevate. Ci commenta la gara?

“Credo che abbiamo disputato un ottimo primo tempo soprattutto contro la squadra titolare quella che era arrivata alla finale della Champions. Abbiamo ribattuto colpo su colpo ed è stata una bella serata di sport ed è stato per noi un onore giocare all’Anfield e confrontarci con grandi campioni. Per un atleta è sempre bello sapere di provare a stare a pari livello con i grandi campioni come quelli del Liverpool. Ne usciamo a testa alta sicuramente con cose da migliorare, ma anche con delle certezze”.

Che sensazione ha per i primi impegni ufficiali della stagione in Coppa Italia e soprattutto in campionato?

“Abbiamo lavorato tanto soprattutto nel primo periodo di preparazione e pii abbiamo disputato delle amichevoli internazionali belle. Le sensazioni sono che dobbiamo lavorare, migliorarci tutti quanti e concentraci molto perché dobbiamo passare il turno in Coppa Italia e poi ci sarà un inizio di campionato bello e importante. Ripeto, dobbiamo lavorare e concentraci perché è quello che gli atleti, gli sportivi e noi calciatori dobbiamo fare”.

In cosa dovete migliorare?

“Ognuno ha i propri lati negativi e difetti. Tutti noi sappiamo dove un giocatore deve lavorare singolarmente e poi di squadra. Sicuramente superato un pochino il timore iniziale con il Liverpool abbiamo anche iniziato a giocare un po’ la nostra partita trovando anche varie uscite difensive sulle quali martellava il mister e, quindi, ne usciamo con delle certezze in più. Sono uno che prova sempre a migliorare e dobbiamo farlo tutti”.

Bello il suo stop e il seguente cross per Belotti in occasione del gol del “Gallo”.

“Anche questa è stata una cosa bella perché il mister vuole spesso i cambi di gioco e nell’occasione abbiamo fatto un cambio di gioco e poi un cross in mezzo e sono contento di aver fatto l’assist al “Gallo”, però, sono contento anche del fatto che è stata una cosa provata in allenamento perché il mister su questo batte molto poiché tiene al bel gioco e alle azioni che vengono riproposte in partita”.

Quali sono le certezze delle squadra?

“Sicuramente la volontà di ognuno di noi di lavorare il più possibile e di portare poi in campo una squadra solida, forte e direi anche il gruppo perché siamo riusciti a creare un bel binomio tra giocatori esperi e giocatori giovani, tra stranieri e italiani. La parola gruppo mi piace perché credo che le squadre come il Toro se vogliono fare delle cose straordinarie hanno bisogno dell’unità di lavoro e di gruppo”.

Pensa che da adesso alla fine del mercato il gruppo sarà stravolto oppure che non cambierà molto?

“A me non interessa il mercato, penso solo a giocare e a impegnarmi durante gli allenamenti e il resto lo fa la società. Noi giocatori siamo pagati per dare il nostro massimo soprattutto in allenamento e poi in partita e i nuovi arrivati si sono integrati molto bene inserendosi in punta di piedi, ma sono veramente disponibili e grandi lavoratori e faccio loro i complimenti perché per tanti non era facile come per Bremer e Meïté che hanno problemi con la lingua e arrivano da altri campionati, mentre per Izzo è diverso perché già lo conoscevamo. Non credo che la rosa verrà stravolta, per ora siamo così e quindi … (sorride, ndr)”.

Vedendo i tanti tifosi del Toro giunti a Liverpool quanta voglia avete di andare in Europa?

“Prima di tutto vorrei dire che mi spiace tantissimo per quei tifosi che dovevano partire da Malpensa e che non ci hanno potuti raggiungere qui poiché l’aereo non è decollato, penso anche ai sacrifici che avranno fatto per questa trasferta andata in fumo. Per noi è stato bello confrontarci con giocatori come quelli del Liverpool, la voglia di noi giocatori di disputare partite così c’è ed è normale. E’ bello proprio, è stato bello confrontarci con certi giocatori e giocare in uno stadio come l’Anfield, in un campo meraviglioso. Personalmente sono contento di fare uno sport del genere, questo lavoro anche perché ho la possibilità di provare queste sensazioni. Vorrei che le potessero provare tutti perché è proprio bello, è stata una sensazione veramente bella”.

Se domani ci fosse già la gara con la Roma sareste già pronti o c’è ancora un margine di crescita da raggiungere?

“Mah, lo dirà il campo. Sinceramente non mi va di dirlo. Non ci sono dubbi che abbiamo lavorato tanto e a livello fisico sicuramente ci servirà un’altra settimana di lavoro, anzi quasi due per velocizzare un pochino le gambe ed arrivare ancora più pronti al campionato. Sotto il profilo mentale credo che si sia molto servita la partita con il Liverpool”.

Mazzarri a Bormio le ha fatto i complimenti perché era abituato a giocare a quattro e adesso lo fa a cinque e sembra proprio che lei abbia i tempi giusti per gli inserimenti, è così?

“Da quando è arrivato il mister prima si è giocato a quattro, ma poi è stato inserito il nuovo modulo e sono contento perché ho potuto migliorare a trent’anni. Anzi, più che migliorato mi ha convinto a giocare in un modo diverso rispetto a prima e a come ero abituato. Sono contento perché si sono ottenuti dei risultati, sono usciti fuori gol, assist e il lavoro sia offensivo sia difensivo che vuole il mister. E’ bello migliorarsi all’età che ho, che poi insomma non è così avanzata: diciamo che sono maturo, non sono mica vecchio. Dopo tante partite e dopo tanti anni riuscire a modificare il proprio ruolo è piacevole”.

De Silvestri in qualità di bomber è un valore aggiunto per il Torino?

“Ma sì … non lo so. Sicuramente metterò tutto me stesso. Ho sempre pensato a lavorare sia nei momenti difficili sia in quelli positivi e poi sono venuti i gol. Sono soprattutto contento per il lavoro che faccio per la squadra sia difensivo sia offensivo e se pi arrivano anche i gol ben vengano”.