De Biasi: "Idee sul mio futuro?Ora tutto è possibile"

Per il tecnico granata decisiva la gara con l'Atalanta
26.10.2008 12:00 di  Raffaella Bon   vedi letture

Un'ora di confronto negli spogliatoi, un faccia a faccia per capirsi meglio e fissare l'ultimo paletto della speranza. Gianni De Biasi sa benissimo quanto è arrabbiato Urbano Cairo per il ko nel derby che vale la quarta sconfitta consecutiva e soprattutto il quinto stop in otto partite di campionato. I numeri dicono molto della crisi e proprio per questo l'imprevedibile Cairo è pronto a cambiare la guida del Toro. A parole il presidente ha subito confermato la fiducia al tecnico, ma spesso le sue parole sono virate verso l'opposto dopo notti insonni e consigli esterni. «De Biasi è confermatissimo, quindi non cambia nulla», commenta il patron a fine partita e prima di tornare a rinchiudersi con lui nello spogliatoio assieme al ds Pederzoli: un vertice conclusosi dieci minuti dopo la mezzanotte che non ha modificato la decisione maturata di fronte alla squadra. «Lavoriamo già per mercoledì per fare bene contro l'Atalanta - rilancia Cairo -: dobbiamo vincerla quella partita».

La fiducia presidenziale è legata al risultato del turno infrasettimanale. A meno che la notte non abbia portato nuovi consigli a Cairo, molto infastidito per una sconfitta senza aver neanche segnato un gol. Anzi, senza aver mai impegnato il portiere bianconero Manninger. Su De Biasi incombono le figure dell'ex ct Donadoni (già contattato nelle scorse settimane), di un Costacurta che sta scalando le posizioni grazie alla spinta del Milan e di Novellino (ancora a libro paga del Toro). Gianni De Biasi è uomo di mondo, anche senza aver fatto il militare a Cuneo, e sa come funziona il mondo del calcio. «Paura dell'esonero? Viviamo di risultati che non stanno venendo. Tutto è possibile, dunque, però la squadra c'è e lo spogliatoio è vivo». Magra consolazione da contrapporre alla crisi dell'attacco: non segna da oltre 270 minuti e anche ieri ha confermato l'apatia offensiva nonostante abbiano giocato a rotazione Rosina, Bianchi, Amoruso, Abbruscato e Ventola. «Se facessimo un bilancio delle occasioni in questo campionato - commenta De Biasi, interrompendo così il silenzio stampa della squadra - saremmo molto più su in classifica. Purtroppo i punti alla fine li fanno gli altri. Questo derby è stato giocato sul filo del rasoio. È bastato un niente per rompere l'equilibrio. Non era il tipo di sfida in cui puoi permetterti chissà quale giocata. Purtroppo esistono delle fasi in una stagione in cui non riesci a concretizzare il lavoro ed ora il saldo punti/occasioni è negativo».

Ha deciso un episodio, come spesso capita nei derby. «Abbiamo preso un gol da una palla persa a centrocampo - si rammarica il tecnico -, anche se Amauri ha fatto una grande giocata».
Il Toro torna a lavorare questa mattina alla Sisport alle 11 (porte aperte ai tifosi), in un clima non ottimale. Incombe l'Atalanta e ora i granata con 5 punti sono in zona retrocessione. «Io sono contento del primo tempo - illustra Cairo - e la Juve non ci ha messo sotto. Noi però dobbiamo essere più furbi e cattivi. De Biasi è confermatissimo e la squadra è dalla sua parte. E vedrete che anche Bianchi farà cose notevoli». Rubin oltre prova a scuotere l'ambiente: «Non siamo in crisi, ma sappiamo di doverci risollevare». A partire da mercoledì per salvare De Biasi. Cairo permettendo.