Colantuono, Torino, torni l'orgoglio
Risalire dalla B con una squadra di serie A è la missione di un Toro pronto a tuffarsi nella nuova stagione. Ieri il raduno dei granata non è stato accompagnato dall’enfasi delle normali presentazioni perché c’è fretta e voglia di mettersi alle spalle l’ultima cocente delusione e tornare immediatamente nella massima categoria. «Ho pagato errori di inesperienza e generosità» ha detto il presidente Cairo.
Può darsi, di sicuro il Torino ha necessità di ritrovare due doti fondamentali smarrite per strada: passione e grinta. Risorgere dalla rassegnazione è la prima tappa. Non è una questione di soldi, ma di testa. Al presidente granata chiediamo soprattutto di riportare al Torino una mentalità giusta. Pensate che il monte ingaggi della squadra granata è superiore ai 25 milioni di euro. Un’enormità per la serie B.
Eppure una cifra simile non è garanzia di un’immediata promozione. Lieti di vedere in granata volti nuovi e motivati come quelli di Gorobsov e di Belingheri, ma c’è ancora molto da fare per conservare la qualità necessaria e fare i giusti inserimenti per la categoria. Foschi lavora sodo e il tecnico Colantuono ha compreso la delicatezza della missione: «Chiedo lavoro, disciplina, sudore perché nessuno ci regalerà nulla». Il Toro ricomincia e ha davanti un percorso simile a un campo di battaglia. Deve ritrovare il suo spirito e il suo orgoglio. Solo così potrà coinvolgere nuovamente i tanti tifosi messi duramente alla prova da troppe amarezze. Il Toro può risorgere, ma con un progetto chiaro, una casa (il Filadelfia) e tanto entusiasmo