Colantuono: "Non siamo presuntuosi, ma non dobbiamo staccare la spina"

Dall'inviata alla Sisport
03.11.2009 16:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Colantuono: "Non siamo presuntuosi, ma non dobbiamo staccare la spina"
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© foto di Federico De Luca

Ha gli occhi rossi il mister, di colui che è talmente arrabbiato da non aver chiuso occhio dal giorno della sconfitta di Trieste. E' venuto in sala stampa per dire solo due parole, ma poi, su richiesta dei giornalisti presenti, si è lasciato andare ad altre esternazioni.

"Non ho molto da dire. Bisogna lavorare in silenzio, a fari spenti e con meno programmi. Essere più concreti, muti e zitti, mentre sul  campo bisogna mettere sudore e sangue, oggi le chiacchiere non servono a niente. Al di là della pessima figura fatta a Trieste la classifica è ancora buona, ma la dobbiamo migliorare. Con la squadra parleremo schiettamente come abbiamo sempre fatto. Poi dobbiamo sempre allenarci bene e pensare partita per partita".

Colantuono riguardo alla gara di sabato ha commentato: "La partita non l'ho ancora rivista, ma ce l'ho bene in testa. E' stata condizionata da un gol a freddo preso dopo cinque minuti, un rimbalzo strano, cose che possono capitare in gara. Quello che non mi è piaciuto è tutto il resto. Non abbiamo avuto la reazione di Brescia, per fare un esempio, anche se la partita in fondo l'abbiamo fatta noi. Stupisce il fatto che la squadra si era allenata benissimo in settimana, quello che faremo in questa, con un giorno in più rispetto alla scorsa settimana".

I tifosi non hanno gradito il fatto che Colantuono avesse fatto intendere che puntava al pareggio contro la Triestina. "Premetto che un pareggio non è poi un risultato così negativo, perchè insieme alle vittorie fanno classifica. Ma sono stato frainteso sul fatto che puntavo al pari, non è così, non è la mia filosofia. Giocatori che lavorano sotto ritmo non ce ne saranno mai fino a che ci sarò io".

Cosa dire ai tifosi per tranquillizzarli? Colantuono non ha nessuna ricetta magica, se non sentirsi solidale con loro: "Capisco lo stato d'animo della gente e stiamo male allo stesso modo. Sarà loro buonsenso gestire questa situazione, con equilibrio. Se ci sarà contestazione spero sia civile, sarebbe un peccato rovinare il loro comportamento sin qui ineccepibile. In fondo ci sono sempre stati vicini, anche a Trieste si hanno sostenuto. Le porte sono aperte, se vogliono fare rimostranza sono liberi di farla. Ma in fondo siamo solo a tre punti dalla vetta".

Riguardo al futuro Cola vuole vivere questa settimana giorno per giorno: "In questo momento i miei pensieri sono solo per il Torino, al Lecce ci penseremo più avanti. Dal punto di vista caratteriale bisogna migliorare. Non scappare davanti alle nostre responsabilità, ma metterci sempre la faccia. Le risorse la squadra le ha. A volte tende a staccare leggermente la spina, ma questo è un campionato difficile per tutti. La nostra rosa è la più competitiva, finora però non l'abbiamo sfruttata al massimo, perchè ogni domenica ci mancano spesso dei giocatori, per cui siamo limitati. In B serve lottare ed essere sempre concentrati, una volta che si arriva a questo poi la bravura tecnica si esalta. Questi sono aspetti che devono viaggiare di pari passo. La squadra non è di certo presuntuosa".

Colantuono fa suo un motto finale: "Bisogna stare sempre con la spina attaccata". Alla fine l'ha fatto capire a suon du urla, che echeggiavano in tutta la Sisport. Sì, Colantuono è davvero "incazzato".