Chievo, ecco i jolly nelle mani di Di Carlo
Ha cambiato il volto al Chievo il tecnico Mimmo Di Carlo subentrato a Beppe Iachini. E adesso il nuovo allenatore è pronto a piazzare sul tavolo verde del campo altri jolly. Di Carlo, qualche giorno fa, ricordava. “Qui da noi, prima o poi, tutti saranno utili. Nessuno escluso. Questo è un grande gruppo. Abbiamo recuperato giocatori importanti. Altri mi auguro possano tornare in scena al momento giusto. Questa almeno è la mia speranza. E farò di tutto perché possa essere così”.
ESPOSITO, VOGLIA DI GOL. Mauro Esposito è giocatore dotato di grande tecnica. “Tornerà utile” ha detto Di Carlo in tempi non sospetti. Era arrivato dalla Roma come importante rinforzo per l'attacco. Nella parte iniziale della stagione ha dovuto fare i conti con un infortunio che lo ha condizionato nell'ambientamento e nella crescita di condizione. È stato utilizzato a singhiozzo. In più occasioni la sfortuna non gli ha permesso di sbocciare. L'impegno non è in discussione. I suoi gol, dovessero arrivare al momento giusto, rappresenterebbero valore aggiunto per il Chievo.
MANDELLI…LA PROVVIDENZA. E veniamo alla difesa. Tre nomi da non scordare per diversi motivi. Davide Mandelli innanzitutto. Il centrale ha dato tanto in passato al Chievo. Prestazioni coraggiose, e qualche zampata d'autore. Davide, infatti, sa anche segnare. E gli amanti dei ‘corsi e ricorsi' hanno già messo le mani avanti ricordando che alla penultima di campionato il Chievo affronterà al Bentegodi il Bologna in una gara da ‘deja vu'. Quattro anni fa, gestione D'Angelo, venne a crearsi una situazione analoga: sfida salvezza con i rossoblù, decisa da Mandelli. Davide va ricordato anche adesso che la coppia Morero-Yepes ha fornito brillanti prestazioni.
MORO, LA BANDIERA. Stagione sfortunata quella di Fabio, condizionata dagli infortuni. In questi giorni si è operato e dovrà restare fermo un mese. Fabio, però, è la Storia del Chievo. Ha dato tanto, tantissimo. Conosce perfettamente equilibri, virtù e limiti del Ceo. Quando c'è da lottare, lui lotta.
Sul campo si è guadagnato rispetto. E quando c'è da dare tutto, beh, con lui si va a occhi chiusi.
MARCO, IL SERENISSIMO. Marco Malagò ha fatto sempre il suo dovere. Il ‘Serenissimo' (per via delle sue origini veneziane e dell'immancabile sorriso) ha trovato spesso e volentieri spazio con Iachini. Poi le nuove scelte di Di Carlo sono andate a premiare Frey. Il francesino se l'è cavata egregiamente. Marco, però, ha ampiamente dimostrato in passato di essere giocatore duttile e molto umile. Fin qui ha raccolto nove presenze, poi ha continuato a lavorare convivendo anche con qualche fastidio . Malagò è ragazzo da Chievo. Mantiene il profilo basso. Ma se c'è da entrare in battaglia non fa una piega.
I NUMERI DELLA FOCA. Tornando all'attacco, ecco Kerlon. Atteso, attesissimo ad inizio campionato. Non è mai esploso. Si è infortunato ancora. L'ambientamento non è stato semplice, con la Primavera di Nicolato ha regalato sprazzi di grande calcio. Oggi è chiuso. Ma la sua fantasia potrebbe tornare utile al Chievo nel momento in cui servirà dare qualcosa di più. Certo, l'impatto con il calcio italiano non è stato dei più semplici, ma questo ragazzo ha grandi numeri. E non si tratta di vederlo all'opera solo per ammirare la ‘foca', il suo colpo preferito. Possiede velocità, estro, dribbling, potenza. Anche lui jolly tra i jolly. Provare per credere.
fonte l'arena