Caso Manenti, ecco le accuse della Gdf
La notizia più clamorosa della mattinata è sicuramente l'arresto del presidente del Parma Giampietro Manenti. Un'operazione della Guardia di Finanza sviluppata in poche ore, prima la presa in custodia del nuovo patron e poi subito la conferenza per spiegare i motivi di tale operazione. Manenti, ora, dovrà rispondere ai seguenti capi d'accusa: "Come è stato già anticipato abbiamo dato esecuzione a due provvedimenti del GIP di Roma, a seguito di due contesti investigativi diversi che hanno trovato momento di connessione nel corso delle indagini. Per cui la seconda indagine è scaturita come appendice della prima, le persone sottoposte ad indagini rispondono allo Stato di reati diversi che vanno dal concorso in peculato, la frode informativa, il concorso a delinquere, fino all'autoriciclaggio, introdotto poco più di tre mesi fa nel nostro ordinamento. Il tutto è stato fatto in maniera molto rapida. Abbiamo chiesto e ottenuto al GIP che alcune condotte fossero aggravate dal cossidetto "metodo mafioso". Nel corso dell'attività è stata necessaria un'accelerazione nella formalizzazione dei risultati e nei provvedimenti giudiziari, perché ci siamo posti la necessità di interrompere subito delle condotte di reato estremamente gravi in atto e che si sarebbero portate a compimento se non avessimo dato loro interruzione. I gruppo di soggetti che ha agito, era riuscito tra il 10 febbraio e il 13 a effettuare due transazioni bancarie".