Camolese: "Ce la giocheremo fino all'ultimo secondo"
Camolese in sala stampa è tornato sulla sconfitta di domenica contro il Genoa: "La mia impressione è stata che si sono affrontate due squadre a viso aperto, noi non siamo riusciti a chiudere la partita. Abbiamo preso gol alla fine da un grande giocatore come Milito. Mi spiace non aver potuto giocarla fino al 95' perchè è successo di tutto. Oggi il giudice sportivo metterà fine a questa brutta storia. Tutte le mie energie vanno sulla partita di Roma, dove conto di recuperare Di Loreto. Per Abbruscato proviamo a vedere come andrà in settimana. Per Stellone non sono ottimista, oggi vedremo l'ecografia”.
Il tecnico ha aggiunto: “E' stato un brutto lunedì per me, soprattutto per il risultato, perchè ci obbliga a dover sperare sugli altri, preferisco sempre contare sulle nostre forze, invece oltre a noi dobbiamo guardare anche gli altri. Ieri sono stato costretto a muovermi in città per affari personali, ma tutte le persone che ho trovato mi hanno chiesto di giocarcela fino all'ultima goccia di sudore. Affronteremo una Roma che ha vinto a Milano, ha avuto le sue difficoltà, ma oggi sta meglio. Alla fine faremo le valutazioni”.
“Io non giudico come altri miei colleghi che fanno delle affermazioni prima di vedere le partite. Napoli-Torino è stata partita vera. Noi dobbiamo pensare ai nostri risultati, giocare fino al 95', in un minuto e mezzo possono succedere tante cose”.
Camolese ha poi risposto se la rissa di domenica è nata per la troppa tensione accumulata in questa stagione: “Il campionato è lungo, il gruppo si è portato certamente dietro qualche tensione di troppo. I giocatori sono professionisti e non dovrebbero succedere certe cose. Poi in un gruppo ci sono varie personalità. Mi auguro che chi ha istigato venga punito come chi ha reagito. Io sono uno che predica sempre di giocare le partite fino all'ultimo secondo, per questo in me ha prevalso la delusione per il risultato. Non ha fatto bella figura il Toro, ma solo chi ha vissute la situazione può giudicare. Io ho visto il gesto di Thiago Motta che zittiva qualcuno della nostra panchina. In certi momenti qualsiasi tipo di atteggiamento può scatenare una reazione imprevedibile. Istigazione e reazione sono due gesti da censurare. Dichiarazioni Gasperini? Non ho sentito nulla”.
Riguardo a Chievo-Bologna, Camolese ha commentato: "Ho visto solo alcune immagini tv e mi sono bastate, non c'era molto da vedere. L'addio di Zenga? Voleva salutare i suoi tifosi, penso che preparerà la partita contro il Bologna come solito, ma solo lui può dirlo".
Riguardo ai soliti sospetti che ci sono nel calcio, Camola ha aggiunto: "Quando si parla di moralizzare il nostro ambiente bisogna farlo a 360 gradi. E' tipico che quando c'è un interesse comune la partita è soft, anche questo è un fenomeno da combattere. Il nostro mondo si può migliorare. Io riprendo i miei giocatori quando sbagliano, così spero facciano gli altri miei colleghi. Mi auguro che a tutti i livelli ci sia sempre qualcuno che controlli. Per il mio tipo di educazione non mi aspetto niente da nessuno, confido solo nelle mie forze. Il Genoa è venuto a fare la sua partita con le sue motivazioni. Poi una scintilla, una banalità che in un altro momento sarebbe passata senza problemi, ha creato invece un putiferio”.