Cairo, il vivaio ed il Filadelfia
Urbano Cairo ha detto al Tuttosport a proposito del settore giovanile granata e del Filadelfi: "Sono i giovani il nostro domani: e rappresentano già una parte importante del nostro presente. I nostri talent scout - cito solo i più famosi, quindi Corti, Faccenda, Galassi, Ribalta Sanchez -, hanno l’input di selezionare ragazzi di prospettiva: anche per il vivaio. L’osservazione, in Italia e ancor più all’estero, dev’essere rivolta già ai Giovanissimi, ai talenti di 14-15 anni. Come l’argentino Robledo, sì, che è stato accostato a noi perché da tempo viene seguito. E’ un esempio, certo, perché il segreto sta nella riservatezza: ormai anche i grandi club puntano sul vivaio, un tempo non era così. A Torino la Juventus non si muoveva certo come oggi. E quindi bisogna anticipare la concorrenza. Comi e Benedetti stanno facendo un ottimo lavoro, sono molto seri e molto aziendali: per ricostruire un vivaio, però, ci vuole tanto tempo. Noi abbiamo già Ogbonna in prima squadra, Suciu e Gomis stanno affacciandosi, D’Onofrio e Nitride hanno buone potenzialità. I figli di Comi e Benedetti e molti altri Allievi promettono bene. Gli investimenti fatti stanno producendo buoni frutti. Siamo tutti convinti: non c’è investimento migliore che puntare sui giovani".
Sul Fila Caro ha aggiunto: "Tifo per il Filadelfia, è un obiettivo che va colto. Purtroppo c’è un problema con l’Agenzia delle Entrate, spero si risolva in fretta. Da parte mia c’è tutta l’intenzione di collaborare, sono pronto a contribuire e non solo riportando il Toro ad allenarsi lì. Lo riconfermo".