Cairo flop, storia di un altro fallimento
Un altro flop targato Urbano Cairo per il Toro. È ciò a cui hanno dovuto assistere ancora una volta i tifosi in quel di Brescia. I granata “ripartono” dalla serie B, una categoria che sarebbe dovuta essere di passaggio, e che invece sarà ancora del Toro, almeno per altre 42 giornate. La gente, che ha applaudito una generosa squadra in campo, rincara invece la dose nei confronti dell’unico responsabile di questa situazione: Urbano Cairo, colpevole di una gestione scriteriata della società e che ha visto azzerare il patrimonio d’entusiasmo che era stato creato tra il 2005 e 2006.
CREDITO ESAURITO
Il patron paga care scelte schizofreniche e illogiche, con cambi d’allenatore poi richiamati in fretta e furia, così come accaduto coi direttori sportivi. Il tutto condito da una base di precarietà, che vede andare avanti le figure professionali granata con contratti a breve scadenza (il dottor Stesina, ma anche Benedetti e Comi, per esempio), in cui fa eccezione solo Petrachi, legato da poche settimane al Toro con un accordo biennale. Il ds - incolpevole di tutto ciò - chiede pazienza per ricostruire, ma la gente si è già scottata troppe volte negli ultimi anni e si sente presa in giro da Cairo, il cui credito è abbondantemente esaurito.