Brescia, Scienza: "Un punto guadagnato con il Torino"
Scienza è soddisfatto del risultato con il Torino e della partita disputata dai suoi giocatori, che, nonostante le assenze, hanno saputo tenere il campo e non farsi mettere sotto dai granata anche quando gli avversari provavano a vincere la partita.
Un punto guadagnato o due punti persi con il Torino?
“Un punto guadagnato perché il primo tempo è stato ben giocato da entrambe le squadre con diverse occasioni anche da parte nostra, mentre nel secondo il Toro ha fatto bene prendendoci un po’ più di campo e facendoci a tratti soffrire, anche se il nostro portiere non ha dovuto fare interventi miracolosi, ma la pressione del Torino si è sentita ed è stata incessante. Portare via un punto sapendo soffrire nei momenti giusti è un bel segnale da parte dei miei ragazzi”.
Ci si aspettava più incisività dal trio d’attacco.
“Sì, però due di loro (Antonio Juan e Jonathas, ndr) sono al primo anno che giocano a certi livelli e Feczesin solo da gennaio dell’anno scorso si cimenta con il calcio importante, mentre prima aveva fatto solo il comprimario, e quindi stanno facendo bene. Nel primo tempo forse siamo stati noi ad aver avuto le occasioni maggiori come costruzioni di gioco, un po’ più di incisività potevamo averla, ma finora non è stato possibile avere molti ricambi in attacco e un pelino di fatica si è sentita, infatti alla fine sia Feczesin sia Jonathas hanno avuto i crampi e questo vuol dire che si stanno spendendo molto in termini di fatica e anche sul piano emotivo per loro la partita è un pochino più pesante”.
Il Brescia è una squadra solida e ben organizzata e non sembra proprio una meteora.
“Siamo una piacevole sorpresa e neanche noi pensavamo di avere un inizio di stagione così. Abbiamo cinque-sei giocatori che hanno esordito in questa categoria, anche il Torino ha dei ragazzi veramente bravi e questo aumenta i meriti di Ventura e della società perché essere così competitivi con tanti giovani è una cosa fantastica. Noi meteora non lo so, ma dobbiamo mantenere un profilo basso perché in certi ruoli abbiamo difficoltà a compensare gli infortuni, però con il Torino nonostante ci mancassero due giocatori importanti come Vass e Zambelli chi li ha sostituiti si è comportato benissimo, quindi direi meteora no, ma una bella sorpresa si”.
Come è stata la sua prima partita da avversario del Torino?
“Tornare da allenatore avversario per me è il massimo perché vuol dire che sono a un buon livello, giocare con il Toro è un grande livello (sorride cercando di mascherare l’imbarazzo, ndr) ed è un onore arrivarci a pari punti sapendo che il nostro ruolo, come dicevo, è quello di essere una sorpresa del campionato e di rimanere come sorpresa il più a lungo possibile. Il Torino, non voglio essere melagramo, ma credo che sarà una squadra che lotterà per vincere il campionato. Questo ritorno per me è stato bello, ho rivisto tanti amici come Antonio Comi e tutto il settore giovanile che ha lavorato con me negli anni passati al Toro e che sono venuti a trovarmi, sono grandi soddisfazioni perché vuol dire che l’affetto è rimasto”.
Ha vissuto anche le emozioni che arrivano dal pubblico come quando giocava vestendo la maglia granata?
“Il pubblico dell’Olimpico non è certo da serie B perché è ritornato l’affetto e l’entusiasmo meritato in quanto Ventura e i suoi ragazzi stanno facendo bene. Finalmente è tornata tanta gente allo stadio e questo vuol dire che l’amore per il granata non muore mai ed è soltanto li che aspetta di essere ricordato e ringalluzzito e c’è tanta gente che vuole bene a questa squadra”.