Bologna-Torino nel segno di Miha
Sinisa Mihajlovic è mancato da quasi un anno, ma ha lasciato comunque un segno indelebile nel calcio italiano e soprattutto in due squadre dove ha dato molto e lasciato un grande vuoto, soprattutto al Bologna, dove ha scoperto di essere malato e quindi la squadra rossoblù ha seguito passo, passo la malattia e poi la prima guarigione, che aveva lasciato grandi speranze. Anche al Toro ha lasciato grandi ricordi, perchè lui in granata s'è trovato bene e sarebbe anche rimasto. Il rapporto con Cairo era stato buono e quello con i tifosi grandioso, perchè gli hanno sempre riconosciuto di essere uno da Toro, determinato, volenteroso, pieno di energia e soprattutto sincero nelle sue esposizioni.
Un anno fa, quando si è sparsa la voce che la malattia era tornata e qualcuno si era lasciato sfuggire che stava male, tutto il calcio ha cominciato ad emozionarsi, perchè Sinisa era un combattente ed aveva dato speranza a tutti quei malati che in lui avevano visto una possibilità di guarigione. Non è andata così, ma Sinisa continua a vivere in mezzo a noi, perchè se ci ha incantato da giocatore, con quelle sue magiche punizioni, ci ha fatto gioire da allenatore, in quanto le sue squadre giocavano a viso aperto, senza falsi tatticismi, proprio come era lui, limpido e sincero, coraggioso, anche se magari poteva dare fastidio a qualcuno.
Lunedì sera tra Bologna e Torino ci sarà in campo il suo ricordo e anche il suo spirito battagliero. Che i giocatori dovranno onorare giocando un grande match.