Bianchi non tradisce
Era quasi segnato nel libro del destino che Rolando Bianchi sabato avrebbe segnato e così è stato. Sono bastati tre minuti perchè il bomber siglasse il fantastico gol del vantaggio. Tanto bello che persino Cairo ha commentato che era una prodezza in stile Pulici. La rabbia del capitano s'è vista quando è andato a festeggiare prendendo un cartellone pubblicitario e buttandolo a terra. Dopo la querelle di inizio settimana con Petrachi e i giornalisti, per una frase mal interpretata dopo Pescara, Rolandinho ha voluto mettere la sua firma sulla vittoria granata. Questa è stata la risposta a chi aveva voluto dare un senso negativo alla sua frase, dando addirittura per scontata la sua partenza addirittura a gennaio. Il capitano è un professionista serio, un uomo onesto e limpido, non tradisce mai e questo lusso che il Toro può permettersi deve essere la ciliegina sulla torta per fare qualcosa di importante in questo campionato. Poi ci si può domandare quanto sia stata bella o sofferta la vittoria contro l'Albinoleffe, la cosa importante è contare i punti e averne tre in più. Al di là della sofferenza finale, il Torino è stato vivo e reattivo fino al termine del match. Ma spesso ci si dimentica che dall'altra parte c'è l'avversario e ieri il Portogruaro ha dimostrato di non essere un bluff ma una squadra vera che, ad essere onesti, meritava anche il pareggio. La differenza l'ha fatta Bianchi, che ci ha messo lo zampino anche nell'autorete del secondo gol. Della serie meno male che Bianchi c'è.