Bianchi, il caso che non ci voleva

20.02.2011 17:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Bianchi, il caso che non ci voleva
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© foto di Federico De Luca

E' sempre così, nel momento in cui si ha l'impressione di vedere la luce in fondo al tunnel, viene fuori un caso. Quello di Bianchi, escluso nella partita contro il Pescara. Non vogliamo addentrarci sul perchè Lerda abbia preso questa scelta, che è parsa squisitamente tecnica e nulla più. Il mister, nel momento più difficile della sua stagione in granata, non si è certo fatto prendere dalla voglia di fare un dispetto a qualcuno, per di più ad un pezzo forte come il capitano che, si sa, ha dalla sua buona parte dei tifosi granata. Non ci sembra nemmeno il caso che il fratello e manager del giocatore (ora affiancato dall'avvocato Bozzo come nuovo agente) si sia dovuto infuriare usando parole forti all'indomani dell'esclusione, parlando di umiliazione e facendo intendere la rottura con il Torino a giugno (peraltro annunciata qualora i granata non debbano venire in A).

Intanto il mercato è chiuso e non è facile convivere da qui a giugno con una situazione da separati in casa, considerando che in ballo c'è ancora un obiettivo ben preciso che nessuno vuole mancare. Se poi si vuole mettere le mani avanti per prepararsi all'addio è un altro discorso, ma non è questo il momento per creare turbolenze. E' vero, Bianchi ha segnato un sacco di gol al Toro, anche quest'anno ha fatto il suo dovere, però non è stato sempre decisivo. Questo non vuol dire che il capitano non sia più utile alla causa, tutt'altro, però non è giusto, per rispetto ai compagni e al mister, che si consideri intoccabile.

Lo stesso Cairo non sembra aver preso le sue parti in maniera netta, anche per non urtare Lerda, che deve sentire la fiducia della società per continuare il suo lavoro. Ora le polemiche devono spegnersi immediatamente per ripartire e guardare "solo" alla necessità del gruppo e non del singolo. Bianchi deve capire che può capitare anche a lui una panchina, può anche "incazzarsi", è giusto che sia così, ma poi il tutto deve spegnersi per il bene della squadra e per il suo, perchè deve entrare in campo sereno e determinato a fare il suo dovere, ovvero segnare. Poi alla fine della stagione si faranno i conti. Non è detto che resti Lerda (che pare abbia una parte dei giocatori contro) e se ne vada Bianchi, tutto è in gioco, e sarà proprio il risultato finale a determinare il futuro dei due. Per chiudere vorremmo ricordare al capitano che anche Ogbonna, pezzo pregiato del mercato granata (che ha avuto persino più richieste sul mercato di gennaio del capitano),  è stato qualche volta in panchina, ma non ha mai fatto polemica.