Berenguer, l'entusiasmo per l'unità di squadra. E per un obiettivo possibile
Da pseudo-sosia (per alcuni) del Ministro Di Maio, per il resto relegato sulla panchina granata, con qualche sporadica e anonima apparizione sul terreno verde, l'esterno, trequartista, e ora anche seconda punta Alex Berenguer, complici anche le problematiche che continuano ad affliggere Iago Falqué, si è affermato come realtà a cui il Toro può ora difficilmente rinunciare. 24 anni a luglio, l'all-rounder iberico, entrato di prepotenza nel progetto tecnico della squadra, a più di un anno e mezzo dal suo approdo, testimonia l'entusiasmo per la propria nuova vita calcistica dal proprio profilo Instagram, pubblicando un'emblematica e quintessenziale "foto di spogliatoio", che ritrae i protagonisti granata festanti per il rocambolesco 3-2 inflitto domenica al Sassuolo. Tutti reduci dalla sudata del Grande Torino, tranne un impeccabile Tomàs Rincòn, per la verità quasi in versione capo-scout. Da pseudo-sosia, mestamente a bordo campo, a protagonista di una cavalcata da sogno: niente male, Alex, niente male.